Telelavoro
Attivando il telelavoro il dipendente può svolgere la propria attività lavorativa a distanza, in luogo diverso dalla propria sede, con tre formule diverse:
- domiciliare: attività svolta presso l'abitazione (o altro domicilio) del lavoratore;
- nomade: attività che non ha una sede fissa di lavoro, svolta spostandosi da un luogo all'altro all’interno di un ambito territoriale definito;
- satellite: attività svolta in una sede aziendale diversa da quella di assegnazione o presso un ente convenzionato con la Regione.
Le giornate in telelavoro sono concordate preventivamente fra dipendente e dirigente. L'orario si svolge discrezionalmente nella fascia compresa fra le 07.30 e 19.30 (con due ore di reperibilità, anch'esse concordate preventivamente). In caso di allattamento o part-time orizzontale (o altri istituti che diminuiscono l’orario di lavoro) questa presenza si riduce a un’ora.
I rapporti di telelavoro di solito hanno durata annuale e sono rinnovabili. Quelli a sostegno al congedo parentale e per necessità temporanea di cure hanno invece durata semestrale, prorogabile per ulteriori 6 mesi.
La Regione mette a disposizione del telelavoratore computer portatile e telefono aziendale.