La figura della vittima al centro di un convegno a Casalecchio di Reno (Bologna)
Il 6 dicembre 1990 è una data indelebile per l’Emilia-Romagna. Quel giorno persero la vita 12 ragazzi e ragazze e altre 88 persone rimasero ferite nella Strage del Salvemini, l’istituto scolastico di Casalecchio contro cui precipitò un aereo militare.
Quest’anno, in occasione del 31° anniversario, a Casalecchio si è svolto un ampio programma di iniziative che hanno avuto luogo dal 3 al 15 dicembre, con cortei, concerti, presentazioni librarie, proiezioni, attività con le scuole e con tutta la cittadinanza.
In quest’ambito sabato 11 dicembre, presso la Casa della Conoscenza di Casalecchio, si è tenuto il convegno nazionale “La figura della vittima tra cultura, pregiudizi e riforme”, una mattinata di lavoro per riflettere sulla condizione della vittima di reato e sul suo ruolo nel processo.
Sono intervenuti: Massimo Bosso, sindaco di Casalecchio di Reno; Gianni Devani, responsabile del Centro per le Vittime di Reato e Calamità di Casalecchio di Reno; Gian Guido Nobili, responsabile Area Sicurezza Urbana e Legalità della Regione Emilia-Romagna, portando anche l’esperienza della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati; Lucia Vastano, portavoce del Comitato “Noi 9 Ottobre”; Marco Piagentini, presidente dell’associazione “Il mondo che vorrei” di Viareggio; Felice Casson, magistrato, senatore della Repubblica; Raffaele Guariniello, magistrato; Marco Bouchard, magistrato, presidente di Rete DAFNE.
«Ogni vittima, erede o superstite, dopo una prima fase di attenzione, magari morbosa, si trova da sola ad affrontare percorsi giudiziari lunghi, difficili e costosi per l’accertamento delle responsabilità, unico antidoto al ripetersi dell’evento subito», scrive Gianni Devani nell’introduzione al convegno.
Proprio per dare risposta a quella solitudine nasce il Centro per le Vittime di Reato e Calamità di Casalecchio di Reno come pure, per altri versi, la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, che ha un rapporto con le persone offese mediato dai Sindaci ma ha un raggio d’azione di ampiezza regionale.
Le celebrazioni sono promosse dal Comune di Casalecchio con il patrocinio e il contributo della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Città metropolitana di Bologna, Comuni di Bologna, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Zola Predosa, l’associazione Vittime del Salvemini e l’I.T.C.S. Salvemini.
Il convegno