Fondazione per le vittime dei reati

Il Presidente Carlo Lucarelli racconta la Fondazione nella ricorrenza del 25 novembre

La videoconferenza rivolta ai dipendenti del Gruppo Hera ha contato oltre 300 spettatori

Il Gruppo Hera ha deciso di svolgere un proprio programma di sensibilizzazione nella ricorrenza del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

A Bologna il gasometro collocato all’interno della sede in viale Berti Pichat si è tinto di rosso e, in collaborazione con l’associazione bolognese Re-Use With Love, è stato circondato da decine di scarpe rosse, simbolo delle vittime di femminicidio.

Alla data del 25 novembre erano 109 le donne uccise in Italia dall’inizio dell’anno, secondo i dati della Direzione centrale anticrimine della Polizia, e rappresentano il 40% di tutti gli omicidi commessi. Come è noto, in molti di questi casi l’autore si identifica nel partner o ex partner.

La nostra Fondazione è da sempre impegnata nel sostegno ai familiari delle vittime. Ricordiamo, tra gli aiuti più recenti, quelli rivolti ai genitori di Chiara Gualzetti, al fratello di Saman Abbas, ai genitori e alle figlie di Elisa Bravi, alla figlia di Ilenia Fabbri, ai figli di Rossella Placati…

Ma la Fondazione lavora molto anche sulla prevenzione, rivolgendo un sostegno attento alle donne che decidono di allontanarsi dal maltrattante, spesso insieme ai loro bambini, e si trovano in difficoltà nel ricostruire un percorso di autonomia.

Di tutto questo ha parlato il presidente Carlo Lucarelli nella diretta online che il Gruppo Hera ha riservato ai propri dipendenti riscuotendo oltre 300 adesioni. L’operato della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, che si estende a tutte le vittime di reati gravi indipendentemente dall’identità della vittima o dalle ragioni del crimine, resta un esempio unico in Italia attivo in Emilia Romagna fin dall’ottobre 2004.

Il Gruppo Hera ha così voluto testimoniare il proprio impegno verso il contrasto alla violenza di genere, un tema particolarmente sentito avendo tra i propri dipendenti personale che ne ha fatto esperienza diretta. I contatti sono aperti, la Fondazione è stata particolarmente apprezzata per la sua capacità di porsi accanto alle vittime in modo immediato e concreto. Da parte di entrambe le organizzazioni c’è apertura alla possibilità di immaginare ulteriori collaborazioni.

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ultima modifica 2021-11-29T16:54:27+01:00
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