A Bologna due nuove tappe di Politico Poetico. Centinaia gli adolescenti coinvolti
Prendi una cassetta della frutta, ribaltala, falla diventare un podio grande abbastanza per starci dritto in piedi. Sistemala nel centro della tua città. Ora salici sopra e di’ la tua idea. Se ci hai pensato bene, se hai qualcosa d’importante da dire, qualcuno si fermerà ad ascoltarti.
È questa, in sintesi, l’esperienza che centinaia di ragazzi e ragazze tra i 14 e i 20’anni hanno condiviso il 16 maggio scorso, in Piazza Maggiore a Bologna, in uno degli eventi più attesi del progetto “Politico Poetico” ideato e condotto dal Teatro dell’Argine di San Lazzaro di Savena (Bologna) con una pluralità di collaborazioni e partecipazioni tra cui si segnala il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e di diversi Comuni del bolognese, e la partnership della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati.
Per due anni, attraverso le scuole e i centri di formazione, con tempi e modalità condizionati dalla pandemia, Politico Poetico ha coinvolto 500 adolescenti in laboratori, incontri con esperti, ricerche e interviste sui temi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
I percorsi in classe comprendevano momenti dedicati alla costruzione del gruppo, la presentazione dell’Agenda e la scelta di un’area da approfondire tra Ambiente, Lavoro ed Economia, Disuguaglianze, Città e Comunità, Pace e Giustizia. L’ambito selezionato è stato ulteriormente approfondito e poi rielaborato in momenti di discussione e scrittura collettiva per mettere a fuoco le richieste alla città, le proposte alla politica e i passi individuali che ragazzi e ragazze erano pronti a mettere in campo.
Lo Speakers’ Corner si è svolto di domenica, in pieno centro, tra passanti sbalorditi e via via più attenti. La sera successiva (17 maggio) all’Arena del Sole, un teatro nel cuore di Bologna, è andato in scena il secondo appuntamento, Il Parlamento incontra la città. Mascherati e distanziati i rappresentanti delle principali istituzioni locali e regionali si sono messi in ascolto, tra gli altri anche il Presidente e la Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e Elly Schlein, insieme con alcuni assessori bolognesi. Un incontro non comune, nel quale i giovani hanno preso la parola per esprimere desideri e impegni verso il mondo che verrà. Un incontro entusiasmante anche per le figure istituzionali, tant’è che Comune e Regione si sono impegnati a riflettere sulle proposte dei ragazzi nel disegnare le prossime politiche locali ed emiliano-romagnole, e a ripetere il progetto il prossimo anno quando – si spera – la pandemia sarà meno pressante e i laboratori si potranno fare in presenza.
I giovani di “Politico Poetico” avevano parecchie cose da dire, condensate in 5 lettere alla città, una per ciascuna area dell’Agenda 2030, e le hanno lette a più voci in modo sincero, emozionato, colorato, vivace come è proprio della loro età. A più voci hanno lanciato progetti, proposte, idee innovative e molto concrete perché sia più rispettato l’ambiente, più vivibile il quartiere, più solidale e aperto lo sguardo della gente. I suggerimenti spaziavano dal riciclaggio ai rapporti tra la città e il carcere, dall’economia circolare al contrasto delle discriminazioni o della violenza di genere. Con la loro rielaborazione gli adolescenti hanno scelto e fatto proprio il meglio di ciò che gli adulti sono riusciti a proporre loro, condendo il tutto con fantasia, inventiva, senso pratico, e un utilizzo intelligente delle tecnologie a loro così vicine.
Politico poetico, oltre ai contenuti di per sé validi, ha fatto toccare con mano quanto i giovani possano interessarsi di “politica” nel senso buono e vero del termine. Quanto siano disponibili a dare attenzione all’altro portando in valore l’amicizia, uno dei temi guida della loro generazione, per farne una lente che aiuta a decifrare il mondo, a interessarsi degli altri e dei loro bisogni in modo sincero.
Le riprese dello Speakers’ Corner possono essere viste online. Sul sito del progetto è possibile anche entrare in una Bologna virtuale e ascoltare i monologhi di ragazzi e ragazze, selezionando persone o argomenti d’interesse. La serata “Il Parlamento incontra la città” può essere rivista qui.