Delegazione presso l'UE: Europass

Avian influenza overview May – September 2021

Data di pubblicazione: 30/09/2021
Ambito sintetico: Salute e benessere Animale, Influenza aviaria

Sintesi a cura dell'Università di Parma:

Panoramica dell'influenza aviaria tra maggio e settembre 2021

L'epidemia della ormai conosciuta influenza aviaria, con un totale di 3.777 rilevamenti considerati ad alta patogenicità (HPAI) e circa 22.900.000 volatili colpiti in 31 paesi europei nell’anno 2020-2021, sembra essere una delle più grandi che si sia mai verificata in Europa. In questo documento EFSA ha riunito, categorizzato e studiato i casi di influenza aviaria trascorsi da primavera a estate. Tra il 15 maggio e il 15 settembre 2021, sono stati segnalati 162 rilevamenti di virus HPAI in 17 Stati Membri dell'UE e nel Regno Unito, tra cui pollame (51), uccelli selvatici (91) e volatili cresciuti in cattività (20). Le osservazioni nel pollame sono state segnalate principalmente da Kosovo (20), Polonia (17) ed Albania (6). I dati presentati nel rapporto dell’EFSA indicano che il virus HPAI risulta ancora in circolazione in alcuni paesi europei nelle popolazioni di uccelli sia domestici che selvatici, e che quindi l'epidemia non è ancora da ritenersi conclusa. Sulla base di queste considerazioni, pare che la persistenza dell'HPAI A (H5) in Europa continui a rappresentare un rischio per ulteriori incursioni virali nelle popolazioni di uccelli domestici. Inoltre, durante l'estate, sono stati rilevati virus HPAI in diverse specie di uccelli selvatici presenti in alcune aree della Russia, collegate alle principali zone di migrazione degli uccelli acquatici selvatici. Questo è un dettaglio rilevante a causa della possibile introduzione e diffusione di nuovi ceppi virali attraverso gli uccelli selvatici che migrano verso i paesi dell'UE e che si dirigono verso i siti di svernamento, provenienti da luoghi di nidificazione orientali. Da luglio 2020 fino ad ora sono stati identificati diciannove diversi genotipi di virus presenti in Europa ed in Asia centrale. Dato che conferma un'elevata propensione del virus a subire eventi di rimodulazione genetica (generazione di varianti). Inoltre, dall'ultimo rapporto, sono stati segnalati 15 infezioni umane dovute a HPAI A (H5N6) e cinque casi umani dovuti a virus dell'influenza aviaria a bassa patogenicità A (H9N2) (LPAI), provenienti dalla Cina. Inoltre, anche se i virus finora caratterizzati e studiati conservano una preferenza per i recettori di tipo aviario, le segnalazioni di eventi di trasmissione di virus A a mammiferi e umani accaduti in Russia, così come i recenti casi umani di tipo A (H5N6) in Cina, possono indicare un rischio continuo di adattamento di questi virus per recettori mammiferi. Per concludere, il rischio di infezione per la popolazione generale nell'UE è valutato come molto basso, mentre per le persone esposte diariamente a fattori aumentati di rischio per motivi di lavoro (operatori di fattorie, agricoltori, allevamenti, ecc.) è stato considerato come basso, conservando tuttavia una grande incertezza a causa dell'elevata diversità di virus circolanti nelle popolazioni di volatili.

Link: https://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/9979

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ultima modifica 2021-10-05T12:03:18+02:00
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