Risarcimenti, subito un acconto di 3mila euro
I rimborsi per i danni subiti da cittadini e imprese in seguito a un evento per cui è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale, vengono stabiliti attraverso leggi del Parlamento. Per motivi di urgenza, possono essere decisi dal Governo attraverso Decreti-legge.
Attraverso la norma nazionale vengono disciplinati le modalità e i criteri per erogare i contributi e il Governo, attraverso il proprio bilancio, definisce la somma necessaria da stanziare.

ALLUVIONE IN EMILIA-ROMAGNA, SUBITO UN PRIMO CONTRIBUTO
In attesa della definizione del meccanismo nazionale di ristoro dei danni, la Regione e Dipartimento nazionale della Protezione civile hanno messo a punto una procedura inedita per erogare un primo sostegno immediato ai cittadini e alle famiglie che hanno vista l’abitazione danneggiata, per far fronte alle necessità più impellenti (acquisto abiti, mobili, interventi di pulizia e sgombero, ecc.).
La misura è contenuta in una ordinanza del capo del Dipartimento di Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, sulla quale il presidente della Regione, in qualità di Commissario di Governo delegato alla gestione dell’emergenza, ha espresso l’intesa.
In sostanza, a chi avrà presentato domanda al proprio Comune entro il 30 giugno, autocertificando i danni, verranno erogati 3mila euro di anticipo (acconto) a partire dai primi quindici giorni di luglio.
La somma potrà essere integrata fino a 5 mila euro a saldo successivo se sarà presentata la documentazione giustificativa che attesti le spese fatte, relative ai beni ammessi a rimborso.
A questa somma si aggiunge un ulteriore contributo forfettario di 750 euro per concorrere alle spese di predisposizione della perizia asseverata, il documento con cui definire l’intera entità dei danni subiti e arrivare quindi al risarcimento complessivo. La Regione ha già attivato tutti gli Ordini professionali per garantire le perizie nel più breve tempo possibile.
Attenzione: il contributo di primo sostegno (3mila euro, fino a 5mila) riguarda i danneggiamenti subiti dall’abitazione di residenza e non le pertinenze (garage, cantine, ecc.) e le seconde case.
I danni a pertinenze e seconde case saranno ristorati nel risarcimento finale complessivo e dovranno quindi rientrare nella perizia asseverata sul danno totale.
Per ogni abitazione può essere presentata una sola richiesta di contributo, da parte del proprietario o dell’inquilino/affittuario, che, nel caso, deve presentare anche la dichiarazione di rinuncia del proprietario a presentare lui una richiesta di contributo.
Per quanto riguarda invece i rimborsi alle imprese, occorre la definizione del meccanismo nazionale di risarcimenti.