Le notizie false che sono circolate
Il video, diffuso inizialmente su un canale Telegram e su Tik Tok, mostra il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che indica nell’apertura della diga di Ridracoli la causa dell’alluvione.
FALSO
L’audio del video è grossolanamente contraffatto, la voce che si sente non è quella del presidente Bonaccini, che non ha mai detto una cosa simile. La Regione ha presentato denuncia formale e sono in corso indagini delle autorità competenti.
I 55 milioni di euro per la manutenzione dei fiumi che la Regione avrebbe non speso e restituito allo Stato.
FALSO
Fin dall’inizio, i fondi in questione sono stati assegnati per il sistema idroviario del bacino padano e in particolare, dopo un accordo con Cassa Depositi e Prestiti e Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, per l’adeguamento dell’idrovia Ferrarese al traffico idroviario, ossia per permettere la navigazione fluviale commerciale. Quindi è falso che fossero destinati a opere di difesa del suolo, tanto meno per la manutenzione dei fiumi esondati in Romagna.
Per saperne di più:
In Emilia-Romagna solo cementificazione.
FALSO
La Regione è la prima ad aver aggredito il problema approvando nel 2017 la legge regionale per il consumo di suolo a saldo zero: già oltre 20mila ettari sono stati "salvati" dalla programmazione urbanistica precedente.
Per saperne di più:
L'Emilia-Romagna non sta facendo nulla sulla mobilità sostenibile.
FALSO
La Regione ha investito e sta investendo su: sistema ferroviario regionale, trasporto pubblico locale, ciclabili.
Alcuni numeri:
- in Emilia-Romagna, dove c’è la flotta di treni regionali più giovane d’Italia, circolano 100 convogli elettrici, acquistati dalla Regione con l’obiettivo di arrivare entro il 2024 a un’offerta ferroviaria regionale a zero emissioni; tutte le linee ferroviarie regionali sono state elettrificate;
- sono previsti 1.000 chilometri in più di piste ciclabili entro il 2030, e già oggi in rapporto alla popolazione si registra il numero di tragitti a due ruote più alto del Paese;
- sono stati acquistati 600 nuovi autobus a basse emissioni; è stato previsto l’abbonamento al bus gratuito per gli studenti under 19 per il tragitto casa-scuola e i pendolari abbonati al sistema ferroviario regionale non pagano sui bus urbani di tutte le grandi città più Faenza, Imola, Carpi.
L’Emilia-Romagna non ha speso i soldi del PNRR per contrastare il dissesto idrogeologico.
FALSO
Dei 2 miliardi e 487 milioni disponibili a livello nazionale per "Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico" del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Missione 2 Componente 4 Investimento 2.1), l’Emilia-Romagna ha ottenuto 100.450.248 euro:
- 39.314.068 milioni nel febbraio 2022 nella quota di progetti “in essere”, vale a dire già finanziati, per coprire i costi di 146 cantieri già conclusi;
- 61.136.179 euro per 76 nuove opere per la sicurezza di fiumi, versanti franosi e litorali (attraverso un accordo sottoscritto a gennaio 2023 tra Dipartimento nazionale Protezione civile e Agenzia regionale sicurezza del territorio e Protezione civile), con queste scadenze concordate: entro il 30 novembre 2023 la pubblicazione dei bandi di gara, entro il 30 marzo 2024 la stipula contratti di appalto, entro il 15 aprile 2024 inizio lavori.
Per saperne di più:
In Emilia-Romagna non ci si prende cura del territorio.
FALSO
Dall’inizio della legislatura, nel 2020, in Emilia-Romagna sono stati 4.557 gli interventi di difesa del suolo. Opere programmate dalla Regione grazie a nuove risorse o comunque attuate perché ereditate da precedenti finanziamenti, tra pianura, collina/montagna e Costa per un importo complessivo di oltre 1 miliardo di euro: il 72% degli interventi era già stato concluso prima dell’alluvione.
Si tratta di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di corsi d’acqua, dei versanti e del litorale, di interventi strutturali di prevenzione dei rischi idraulico, da frana e costiero, di opere di messa in sicurezza e/o ripristino di opere e infrastrutture a seguito di eventi calamitosi.
Per saperne di più:
In Emilia-Romagna non si fa manutenzione agli argini, i fiumi non vengono puliti.
FALSO
Lo stanziamento delle risorse per gli investimenti strutturali per la difesa del suolo è interamente in capo allo Stato come previsto dal Testo unico dell’ambiente, interventi la cui attuazione spetta alle Regioni.
Quest’anno, alla Regione Emilia-Romagna sono stati destinati, dalle strutture statali competenti, circa 13 milioni di euro per interventi di prevenzione in materia di dissesto idrogeologico, l’anno scorso meno di 26, a fronte di un fabbisogno stimato nel Piano di gestione del rischio alluvioni di oltre 2,2 miliardi di euro per la sola rete idrografica.
Nonostante questo, grazie a fondi regionali, europei, provenienti dal Dipartimento di Protezione civile o provenienti da altri fondi nazionali, la Regione ha svolto numerosi interventi. Fra questi:
- sul fiume Lamone (completati 15 cantieri) per la manutenzione dei tratti arginati e di briglie, ripristini di difese spondali franate o erose, opere di ri-sezionamento dell'alveo, di rimozione della vegetazione e di materiale flottante. Altri 20 sono in esecuzione o in progettazione da qui al 2025. Il tutto per un valore di oltre 8 milioni e 320mila euro;
- sul Santerno (completati 25 cantieri) e 101 sono in esecuzione o programmazione, per un valore di oltre 15 milioni di euro.
Questo al netto del fatto che gli eventi di questi giorni hanno riversato su 16mila chilometri quadrati di territorio 4,5 miliardi di metri cubi d’acqua: un evento eccezionale mai registrato prima.
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