Alluvione in Emilia-Romagna

Le informazioni sui territori colpiti dall'alluvione in Emilia-Romagna. La raccolta fondi. Gli interventi in corso

Cosa ha fatto la protezione civile?

Il sistema regionale di protezione civile - l’insieme di tutti gli enti e le strutture operative che concorrono alle fasi di previsione, gestione e superamento delle emergenze - si è attivato fin da inizio maggio, prima ondata di maltempo, sulla base delle allerte meteo.

Il 3 maggio è stato dichiarato lo stato di mobilitazione del Servizio nazionale di protezione civile.

In 24 ore sono stati attivati i centri di coordinamento a livello nazionale (Comitato operativo), regionale (Sala operativa), provinciale (Centri Coordinamento soccorsi) e comunale (Centri operativi comunali, i COC).

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Attraverso queste strutture sono state gestite tutte le attività in modo coordinato e sussidiario, quali:

  • soccorso tecnico urgente (Vigili del fuoco, 118, Centro operativo aereo unificato)
  • assistenza alla popolazione (sono state allestite cucine mobili, strutture di accoglienza coperta per gli evacuati, accoglienze in albergo)
  • logistica, materiali e mezzi (messe a disposizione pompe, gruppi elettrogeni, mezzi di trasporto, interventi tecnici)
  • telecomunicazioni (analisi dei disservizi e ripristini, connettività Internet con apparati satellitari, sistemi radio tetra o analogici per collegare i Comuni isolati).

Dai Centri di coordinamento si è gestito il ripristino dei servizi essenziali (luce, acqua, gas), si è monitorata l’evoluzione dei danni alla viabilità analizzando percorsi alternativi per il sistema dei soccorsi e la popolazione, è stato gestito un supporto amministrativo e finanziario ai Comuni impegnati nell’emergenza.

Già prima del secondo evento meteo di metà maggio il sistema regionale ha inoltre attivato le Colonne Mobili delle altre Regioni italiane che sono venute con mezzi e uomini a supporto di ciascun comune interessato da alluvioni e frane.

Nei giorni più critici di maggio erano sul territorio oltre 3 mila donne e uomini tra Vigili del fuoco, forze dell’ordine, personale e tecnici di infrastrutture viarie e ferroviarie, aziende di distribuzione di gas ed elettricità e telefoniche e 1.500 volontari regionali e nazionali.

Il Governo ha approvato la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, accogliendo una richiesta del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che ha consentito di dare un contesto giuridico alle attività di emergenza e post emergenza, attivandole subito, con particolare riguardo anche alle prime misure urgenti e di immediato sostegno ai cittadini.

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ultima modifica 2023-06-15T12:01:10+02:00
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