Alluvione in Emilia-Romagna

Le informazioni sui territori colpiti dall'alluvione in Emilia-Romagna. La raccolta fondi. Gli interventi in corso

Cosa fa il Commissario all’emergenza?

Il Commissario straordinario all’emergenza è un ufficiale nominato dal Governo che agisce in deroga alle disposizioni ordinarie e per un tempo determinato, allo scopo di far fronte a eventi straordinari attraverso poteri esecutivi speciali.

I Commissari straordinari possono essere nominati sulla base di due norme.

La prima è la legge n. 400 del 23 agosto 1988, secondo cui il presidente della Repubblica – su indicazione del Presidente del Consiglio e del Consiglio dei ministri – può nominare un commissario straordinario per specifici obiettivi o per particolari e temporanee esigenze di coordinamento operativo tra amministrazioni statali.

Questo incarico ha un tempo limitato e il Presidente del Consiglio deve dare conto al Parlamento sull’attività del Commissario. Un esempio recente è la nomina del generale Francesco Paolo Figliuolo alla gestione della campagna vaccinale durante l’emergenza Covid, da parte dell’allora presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Altri Commissari straordinari sono stati nominati invece sulla base di normative di settore, come ad esempio nel caso della ricostruzione del ponte Morandi a Genova, incarico andato al sindaco del capoluogo ligure, Marco Bucci.

Per l’alluvione in Emilia-Romagna, il Capo del Dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio, ha nominato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, Commissario delegato per la gestione dell’emergenza.

Il presidente Bonaccini, in qualità di Commissario straordinario, ha subito potuto contare su 10 milioni di euro stanziati dal Consiglio dei Ministri del 23 maggio scorso, seguita dalla decisione di stanziarne altri 20.

Con i primi 10 milioni di euro ha definito un Piano con le prime misure, le più urgenti, e gli interventi per garantire soccorso e assistenza alla popolazione, oltre che per rimuovere le situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità, effettuare rilevazioni, anche aeree, per analizzare l’evoluzione della situazione con una particolare attenzione a frane e dissesti, ripristinare i servizi pubblici e le infrastrutture di reti strategiche, gestire rifiuti, macerie, materiale vegetale, alluvionale e garantire la continuità amministrativa nel territorio interessato.

Per queste attività, può individuare soggetti attuatori e avvalersi di altre strutture amministrative.

Nel Piano anche l’attivazione del Contributo per l’autonoma sistemazione per le persone e le famiglie che hanno dovuto abbandonare le proprie case e hanno trovato alloggio, ad esempio, presso amici e parenti.

Oltre al contributo di immediato sostegno (acconto di 3mila euro subito, che possono salire fino a  5 mila).

Anche la Regione per fronteggiare la prima emergenza ha messo a disposizione 8 milioni di fondi propri.

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ultima modifica 2023-06-14T11:30:37+02:00
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