Montagna e salute. Al via la casa della salute a Monchio delle Corti, in provincia di Parma. Con uno stanziamento di 500 mila euro, la Regione continua a investire nelle strutture sanitarie di prossimità. Lori e Donini: “Una risposta concreta ai bisogni dei cittadini che vivono in montagna”

Le risorse liberate nella recente manovra di assestamento al Bilancio 2020 della Regione, rientrano nella programmazione delle aziende sanitarie per la realizzazione di strutture polifunzionali socioassistenziali nelle zone interne

31/07/2020 15:53

Bologna - Avrà sede a fianco del Centro di cure intermedie, nato per rispondere alle esigenze di cura delle persone anziane con necessità di assistenza, la nuova Casa della salute di Monchio delle Corti, nell’appennino parmense.

Una struttura, di complessivi 320 metri quadrati,  dislocati su due piani, tra piano terra e seminterrato, che andrà ad arricchire l’offerta di servizi del distretto Sud-Est dell’Azienda Usl di Parma.

Sarà realizzata grazie a un finanziamento di 500 mila euro della Regione Emilia-Romagna, fortemente voluto dagli assessori regionali alla Montagna e alla Salute, Barbara Lori e Raffaele Donini. Un intervento importante per la zona del crinale e già ricompreso nella programmazione territoriale; un servizio fondamentale per sostenere la permanenza di servizi essenziali per la popolazione residente in Appennino.

“Con la realizzazione di questa struttura da parte dell’azienda sanitaria, giungerà a completamento il polo sociosanitario di Monchio delle Corti - hanno sottolineato gli assessori Lori e Donini – e il territorio parmense si arricchirà di una ulteriore e importante realtà destinata a garantire servizi di assistenza primaria e di prevenzione alla popolazione”.

“E’ un traguardo importante al quale, come assessori alla Montagna e alla Salute, abbiamo convintamente lavorato - concludono Lori e Donini - La presenza di servizi sanitari e sociali rappresenta, infatti, una fondamentale condizione affinché le persone possano vivere in Appennino, che è una risorsa per il nostro territorio e non può esser abbandonato. Le risorse regionali, rese disponibili dalla manovra di assestamento al Bilancio 2020 recentemente approvata, consentiranno di procedere rapidamente all’avvio del cantiere”.

La nuova struttura ospiterà gli ambulatori dei due medici di medicina generale operanti nel territorio,l’ambulatorio dell’infermiere domiciliare, il punto prelievi e un ambulatorio multifunzione, oltre allo studio dell’assistente sociale

Presso la struttura sarà attivo anche il servizio di telemedicina collegato all’adiacente Centro cure progressive. Nella zona seminterrata troverà spazio il ricovero per i mezzi della Croce Rossa./Ti.Ga.

 

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