Turismo. Dalla Regione 750 mila euro per la sicurezza e il rilancio dei porti turistici dell’Emilia-Romagna. Gli interventi nel reggiano

Le risorse stanziate dalla Giunta regionale per finanziare dieci interventi nel ferrarese, nel parmense, nel reggiano e nel riminese. L’assessore Corsini: “Un contributo importante per il dragaggio dei porti regionali”

23/11/2016 10:02

Bologna – Via libera a 750 mila euro per finanziare dieci interventi di messa in sicurezza in porti regionali, comunali e approdi fluviali dell’Emilia-Romagna. A tanto ammontano le risorse messe a disposizione della Giunta regionale per il 2016. I primi finanziamenti, 400 mila euro, erano stati impiegati per interventi di dragaggio e scavo nei fondali per scongiurare rischi e danni alle imbarcazioni, all’attività ittica e al diportismo turistico nei porti regionali di Cattolica, nel riminese, in quelli di Goro e Porto Garibaldi nel ferrarese e in quelli comunali di Gorino, sempre nel ferrarese, di Riccione, nel riminese, di Boretto, nel reggiano e di Sissa-Trecasali, nel parmense. Grazie a nuove risorse, per 350 mila euro, impiegate in assestamento di bilancio, sono stati finanziati altri interventi urgenti nei porti di Comacchio (Porto Garibaldi), Cattolica e Goro.

“Con questo ulteriore stanziamento rendiamo disponibili 750 mila euro per i porti dell’Emilia-Romagna- commenta l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini-. Sono risorse che permetteranno ai Comuni beneficiari di sviluppare le funzioni dei loro porti e di risolvere criticità ed emergenze. In questo modo si può portare a compimento un quadro di interventi significativo”.

In particolare, nel reggiano, nel porto turistico di Boretto, con 40 mila euro sono stati finanziati interventi di dragaggio e manutenzione al fine di movimentare e asportare materiali sabbiosi per migliorare la funzionalità delle strutture portuali.

Infine, tutti gli interventi programmati per il mantenimento della navigazione dei fondali hanno anche il vantaggio di rendere disponibile i materiali sabbiosi che si possono utilizzare per il ripascimento delle zone costiere a rischio erosione./BB

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