E se il cammino verso l’adozione di misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze fosse già iniziato in Emilia-Romagna?

Obiettivo 13: agire per il clima. Ridurre le emissioni, gli effetti e i danni dei cambiamenti climatici, perseguire la neutralità carbonica prima del 2050

L'IMPEGNO

Azzerare le emissioni climalteranti per raggiungere la neutralità carbonica prima del 2050, in linea con la strategia europea che punta a essere il primo continente a impatto climatico zero.

IL CONTESTO REGIONALE

"Non esiste un Pianeta B" è il messaggio chiaro che si è levato da milioni di giovani, in ogni parte del mondo, per chiedere di agire in fretta. L’evidenza scientifica dell’entità del riscaldamento globale, così come la consapevolezza che a causarlo siano le emissioni di gas climalteranti derivanti dall’impiego dei combustibili fossili e dall’uso non sostenibile del territorio e delle risorse naturali, ci impongono la grande responsabilità, come Regione e come Paese, di accelerare la transizione verso la neutralità carbonica e la piena sostenibilità del nostro sviluppo. È questa la sfida più stringente che noi tutti abbiamo dinnanzi.

IL NOSTRO PROGETTO PER L’EMILIA-ROMAGNA

Con il Patto per il Lavoro e per il Clima ci siamo posti gli obiettivi dell’azzeramento delle emissioni climalteranti per raggiungere la neutralità carbonica prima del 2050, in linea con la strategia europea, e del passaggio al 100% di energie rinnovabili entro il 2035. Un progetto tanto impegnativo quanto necessario per la Pianura Padana che rappresenta l’area a maggior concentrazione produttiva e manifatturiera d’Italia, ma anche quella più esposta sul piano ambientale, a partire naturalmente dalla qualità dell’aria. 

Stiamo lavorando per accelerare gli interventi di mitigazione e di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici con un approccio organico verso tutta la futura attività di normazione, pianificazione e programmazione e di piena trasversalità in tutte le politiche settoriali e con un percorso che non metta a rischio il capitale produttivo e quello naturale, l’occupazione delle persone e il benessere della società, ma sia invece un motore di nuovo e diverso sviluppo.

Una sfida che è inscindibile da quella contro le diseguaglianze. Sono infatti le fasce più fragili a pagare più alto il costo degli effetti del riscaldamento globale, ma sono anche quelle che più rischiano di pagare gli effetti della transizione se non adeguatamente accompagnata.

A partire da tali  presupposti definiremo il Percorso regionale per la neutralità carbonica prima del 2050, che comprenderà le strategie di azione integrate  per tutti i settori volte all’ assorbimento, mitigazione e riduzione delle emissioni di gas climalteranti. Questo lavoro sarà alla base della Legge per il Clima di cui la Regione intende dotarsi.

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ultima modifica 2022-03-01T14:50:08+02:00
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