Sanità. Emilia-Romagna al vertice sui Livelli essenziali di assistenza: prima Regione in Italia nell’assicurare ai cittadini le prestazioni del Servizio sanitario nazionale. Lo certifica la Fondazione Gimbe. Bonaccini e Venturi “Un’ulteriore conferma della qualità del nostro sistema e delle capacità di professionisti e operatori che vi lavorano. E una spinta a fare ancora di più”

Il monitoraggio pluriennale sul periodo 2010-2017 fotografa la capacità delle Regioni di utilizzare le risorse assegnate dallo Stato per garantire i cosiddetti ‘Lea’. Emilia-Romagna al 92,2% di adempimento, seguita da Toscana (89,6%), Piemonte (86,9%), Veneto (86,7%) e Lombardia (85,3%)

27/11/2019 15:36

Bologna - È l’Emilia-Romagna la prima Regione in Italia nell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza, cioè le prestazioni offerte ai cittadini gratuitamente, o dietro pagamento di un ticket, dal Servizio sanitario nazionale.

A certificarlo la Fondazione Gimbe, che ha reso noti i risultati del monitoraggio pluriennale che copre il periodo dal 2010 al 2017: il Report fotografa la capacità che hanno le Regioni di utilizzare le risorse dello Stato per garantire, appunto, i cosiddetti Lea, i Livelli essenziali di assistenza.

Se la performance complessiva è del 73,7%, l’Emilia-Romagna, con il 92,2% di adempimento, si colloca sul gradino più alto del podio, seguita da Toscana (89,6%), Piemonte (86,9%), Veneto (86,7%) e Lombardia (85,3%).

“Un'ulteriore conferma della qualità del nostro sistema sanitario e della capacità che questa Regione ha di assicurare ai cittadini prestazioni essenziali per la tutela della salute- commentano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. È una grande soddisfazione, soprattutto per le migliaia di professionisti e operatori che lavorano nel servizio sanitario pubblico dell’Emilia-Romagna, rendendolo quello che è e che studi, ricerche e dati di diversa fonte continuano a certificare. Ciò non vuole dire che siamo al punto di arrivo, anzi, in questi anni non ci siamo accontentati, e da gennaio abbiamo potuto azzerare, con risorse regionali, il superticket per le famiglie con reddito fino a 100mila euro, oltre al ticket base da 23 euro per le famiglie con più di un figlio”.

“Questo risultato- chiudono Bonaccini e Venturi- ci spinge a fare ancora di più, continuando a investire sul personale, già 13.000 gli assunti negli ultimi quattro anni, sulle tecnologie, sui servizi e sulle strutture sanitarie: proprio oggi abbiamo inaugurato un altro Pronto soccorso, a Bentivoglio, nel bolognese”.

Per la sanità dell’Emilia-Romagna si tratta di un ulteriore riconoscimento: presa nel 2019 come Regione di riferimento (benchmark) a livello nazionale, assieme a Piemonte e Veneto, recentemente è stata riconosciuta da Meridiano Sanità Index come prima Regione in Italia per capacità di rispondere ai bisogni di salute della popolazione e per indice di mantenimento dello stato di salute. /EC

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