Protezione a volontà

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Anno 2013

La protezione civile, i volontari che la animano e le altre componenti che hanno contribuito all'intervento nelle zone terremotate del terremoto in Emilia-Romagna tutte riunite nel Palazzo dello Sport di Bologna, per un grande ringraziamento e per celebrare insieme il lavoro compiuto.
3500 circa i volontari giunti da tutta Italia, in rappresentanza dei 7 mila della colonna mobile dell'Emilia-Romagna e dei 14 mila di quelle nazionali che hanno garantito una presenza fondamentale con oltre 200 mila giornate complessive di lavoro nel periodo successivo alle due scosse.
Tutta l'emozione della giornata, gli interventi del commissario straordinario Errani, del capo dipartimento della protezione civile Gabrielli, delle altre autorità e di rappresentanti delle organizzazioni di volontariato.
Il sisma in Emilia-Romagna, determinato dalle scosse del 20 e del 29 maggio 2012 ha colpito 57 comuni, causando 27 morti e 297 feriti.
L'impegno e il lavoro dei volontari di protezione civile hanno fortemente inciso nell'alleviare i disagi e la sofferenza delle popolazioni colpite.

 

Trascrizione

Ermanno Muolo – Giornalista Voce Narrante
Chi sono queste persone, dalle divise di tanti colori, uomini e donne, di età tanto diverse, che una mattina di marzo, provenienti da tutta Italia, si sono ritrovate a Bologna, all'interno di un palasport?
In comune hanno lo stesso sorriso e una stessa indimenticabile esperienza.
Svelato il mistero: sono una piccola parte dei volontari del sistema di protezione civile e sono stati il cuore dell'intervento sui territori terremotati.
7 mila volontari della colonna mobile dell'Emilia-Romagna e 14 mila di quella nazionale hanno messo a disposizione circa 200 mila giornate di lavoro complessive: una presenza quotidiana, sollecita e professionale.
A 20 minuti dalla prima scossa l'intero sistema di protezione civile era già attivo.
Nel momento di massima accoglienza è stata data ospitalità a 15.031 persone: 3.217 in 55 strutture al coperto, 1.753 in 250 alberghi, oltre 10 mila in 36 campi allestiti dalle colonne mobili dell’Emilia-Romagna, di 13 altre Regioni e di 7 associazioni nazionali di volontariato.
La giornata di oggi è per dire grazie a tutti i volontari e a tutto il sistema di protezione civile.

Franco Gabrielli – Capo Dipartimento Nazionale Protezione Civile
Oggi noi diciamo grazie per quello che è stato fatto. Grazie a questa gente di esistere, non è una cosa banale, non è una cosa retorica. Questa è una delle grandi forze del sistema di Protezione Civile in questo paese.

Paola Gazzolo – Assessore Difesa del Suolo e Protezione Civile
Credo che sarà davvero una giornata per dire grazie a tutto questo splendido mondo che è venuto da tutte le parti d'Italia ad aiutarci, e che sarà una splendida giornata anche per dirci che la Protezione Civile, quando c'è bisogno, c'è.

Ermanno Muolo – Giornalista Voce Narrante
La giornata trascorre attraverso momenti intensi, ed emerge il senso di qualcosa che è stato fatto tutti insieme: istituzioni, professionisti, volontari e popolazioni colpite.

Paola Gazzolo – Assessore Difesa del Suolo e Protezione Civile
Vogliamo che ogni anno venga istituita la settimana della prevenzione. E questo sarà e accadrà ogni anno dal 20 al 29 di maggio.

Franco Gabrielli – Capo Dipartimento Nazionale Protezione Civile
Io ormai da 28 mesi cerco di spiegare al paese che cos'è la Protezione Civile. La Protezione Civile sono i volontari, sono le strutture operative, sono le nostre forze armate, le nostre forze dell'ordine. Sono la comunità scientifica. Sono i nostri amministratori, sono i nostri prefetti. Sono i tecnici e la gente che ogni giorno fa il proprio dovere negli uffici. Tutto questo è Protezione Civile.

Vasco Errani – Presidente Regione Emilia-Romagna
Che cos'è una comunità? Comunità è quella signora che a Mirandola, avendo la casa distrutta, ha detto “non aiutate me, aiutate prima quel signore la, che sta peggio di me”. In questi anni ci hanno detto: ciascuno per se. Sapete perché noi siamo qui? Possiamo dire che stiamo andando avanti? Perché tutti insieme abbiamo detto no. Solo insieme ce la possiamo fare.

Ermanno Muolo – Giornalista Voce Narrante
Chi sono dunque queste persone, dalle divise di tanti colori, uomini e donne, di età tanto diverse, che una mattina di marzo, provenienti da tutta Italia, si sono ritrovate a Bologna, all'interno di un palasport?
Sono uno, nessuno e centomila: sono individui, con un viso e un nome, sono una grande forza collettiva; sono, tutti insieme, il volto di un paese che quando c'è bisogno sa ricordare i suoi tratti più nobili e sinceri.

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ultima modifica 2018-03-15T17:00:15+01:00
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