Il rifiuto non esiste (parte seconda)

Vista da vicino del 17 febbraio 2014

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Anno: 2013

Qual è il risultato finale del lavoro di raccolta differenziata dei rifiuti? Esiste davvero il riciclo, il recupero di materia? maneggiamo già oggetti frutto di questo processo?
La puntata è la seconda di due parti, e ricostruisce il cammino dei rifiuti verso la loro seconda vita sulla scia dell'indagine "Chi li ha Visti?" voluta dalla Regione Emilia-Romagna per rispondere a tutte le domande dei cittadini.
Le visite all'impianto di differenziazione di Argeco, nel ferrarese e poi Amp Recycling, sempre a Ferrara, seguono il percorso della plastica e ci mostrano come il lavoro di separazione si faccia via via più rigoroso, distinguendo gli oggetti per polimeri e colore, fino a culminare nell'impianto ILPA di Bazzano, nel bolognese, dove il materiale, tornato ad essere materia prima, torna ad essere utile, diventando nuovi contenitori per alimenti.
Un percorso di recupero che si rivela virtuoso per l'ambiente, per i cittadini e per il tessuto economico.
Nella puntata una intervista al direttore generale dell'assessorato ambiente della Regione Emilia-Romagna Giuseppe Bortone che chiarisce come tutto ciò sia parte del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti.

Trascrizione

Ermanno Muolo Giornalista Voce Narrante
Succede tutti i giorni senza che magari nemmeno ce ne rendiamo conto: questo oggetto che oggi teniamo in mano forse lo abbiamo già tenuto in mano, solo che aveva una forma e una funzione diversa.
Lo dice il postulato fondamentale di Lavoisier: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
L'indagine della regione Emilia Romagna “Chi Li ha visti” ci racconta questa storia circolare e se le prime due fasi avevano visto il presunto rifiuto essere prima differenziato e poi separato con tecnologie sofisticatissime, le fasi successive rafforzano il concetto di un percorso di selezione rigoroso e poi di trasformazione, verso la rinascita di una risorsa per tutti.
Arriviamo a Ferrara, dove prosegue il percorso della plastica.

Paolo Roi Direttore Argeco (FE)
Noi qui riceviamo la plastica che viene dalla raccolta differenziata dei comuni. La lavoriamo, la selezioniamo, la valorizziamo e la trasformiamo in plastica che possa essere riutilizzata. Tutto questo esce suddiviso per polimero e per colore. Potenzialmente fino al 90% di ciò che arriva in questo impianto può essere riutilizzato.

Ermanno Muolo Giornalista Voce Narrante
Le balle di plastica perfettamente differenziate per tipo e colore proseguono il loro viaggio; seguiamo sempre a Ferrara quello del PET trasparente

Luca Stefanoni Responsabile Stabilimento AMP Recycling (FE)
Noi riceviamo le bottiglie pressate in balle, le laviamo, le maciniamo, le rilaviamo, le asciughiamo, le purifichiamo da tutti gli altri materiali che non siano PET, separiamo i tappi che verranno riutilizzati per altri scopi e il materiale ottenuto, che si chiama fleix, per garantire la qualità alimentare, quindi il contatto con alimenti, viene estruso insieme a materiale vergine. La foglia prodotta viene avvolta in bobina e passa allo stabilimento di Bazzano.

Ermanno Muolo Giornalista Voce Narrante
A Bazzano, dunque, l'ultima tappa del viaggio: la plastica torna ad avere una forma utile.

Riccardo Pianesani Titolare I.L.P.A. Bazzano (BO)
All'interno di questo stabilimento riceviamo le bobine di semilavorato che ci permette, tramite un ulteriore processo, di realizzare quelli che sono i packaging, cioè gli imballaggi per alimenti idonei a contenere generi alimentari di diversa tipologia. Tutto questo, chiaramente, in una logica di sostenibilità. Sostenibilità intesa come riduzione dei rifiuti, quindi sostenibilità ambientale, sostenibilità economica: non compriamo materie prime che non vengono prodotte in Italia e sostenibilità sociale perché questo processo viene reiterato utilizzando forza lavoro nazionale.

Ermanno Muolo Giornalista Voce Narrante
Il percorso è completo, il rifiuto stato accettato, trasformato, riabilitato. Con beneficio dell'ambiente, dei cittadini, delle imprese.
E' il senso del Piano di gestione dei Rifiuti che sta per diventare realtà in Emilia-Romagna

Giuseppe Bortone Dir. Gen. Assessorato Ambiente Regione Emilia-Romagna
Un obiettivo di recupero di questi materiali molto ambizioso: il 65% dell'intero ciclo dei rifiuti verrà recuperato. Io credo che da questi temi si possa creare molto in termini di innovazione, di sviluppo di impresa e quindi di nuova occupazione che in questo periodo un aspetto molto importante, non solo per il sistema regionale, ma per tutto il sistema nazionale, forse Europeo.

Ermanno Muolo Giornalista Voce Narrante
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
Differenziare significa capire la differenza tra scarto e risorsa. Riciclare significa credere che l'essenza della materia può vivere anche in un'altra forma e che ciò che scartiamo non smette di essere parte del ciclo produttivo e quindi della soluzione.
Gestire bene i propri rifiuti, per una società significa in sostanza non gettare via se stessa.

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ultima modifica 2018-03-15T17:00:15+01:00
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