Terremoto, la ricostruzione

Montagna. Il presidente Bonaccini nell’Appennino Parmense. Gli incontri a Passo Cento Croci, Bedonia e Varsi per fare il punto su servizi socio-sanitari, infrastrutture e fiscalità di vantaggio. A Borgo Val di Taro visita all'ospedale, in corso di potenziamento con un investimento di 2,7 milioni della Regione: "Al lavoro insieme per dare più servizi al territorio e alle comunità locali"

A luglio l’inaugurazione del Pronto soccorso. Le nuove tappe del tour del presidente nelle comunità montane, con il saluto del sottosegretario alla Presidenza, Manghi, ai volontari Avis per i 60 anni dalla fondazione della sezione Borgotaro-Albareto. E poi la festa per il secondo Torneo sanitario nazionale Anpas a Borgo Val di Taro. Nel pomeriggio ad Albareto e Tornolo per la visita al Parco Eolico del Passo Cento Croci, il più grande dell’Italia settentrionale, e a Bedonia e Varsi per incontri istituzionali su promozione e valorizzazione del territorio

23/06/2019 15:54

Bologna – Le comunità e i bisogni delle persone che vivono nei territori montani, dai servizi per l’assistenza, la salute e il benessere, alla mobilità, dalle opportunità di lavoro a quelle del fare impresa, dalle infrastrutture immateriali alle opere per produrre energia pulita, fino agli interventi di prevenzione e manutenzione per la difesa del suolo contro il dissesto idrogeologico.


Sono i temi principali affrontati dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, accompagnato dal sottosegretario alla Presidenza, Giammaria Manghi, nella penultima tappa del “tour della montagna” oggi nell’Appennino parmense. Un viaggio lungo tutta la dorsale appenninica - nelle scorse settimane nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, per concludersi la prossima settimana di nuovo nel piacentino - di incontro, ascolto e dialogo, voluto per un rilancio della nostra montagna come luogo del buon vivere, per contrastarne spopolamento e dissesto, anche come arma di contrasto al cambiamento climatico.

Ed è proprio dai servizi per l’assistenza e i bisogni di cura e salute delle persone, che ha preso il via  il tour del presidente a Borgo Val di Taro con la visita all’ospedale Santa Maria dove ha incontrato professionisti, medici, tecnici, operatori e dirigenti della struttura.

“Qui stiamo lavorando per dare più servizi, e ancor più efficaci, al territorio e alle comunità locali. E sono orgoglioso di vedere tanta coesione e unità di intenti fra dirigenti, medici, infermieri e operatori, fra tutti coloro che lavorano in un luogo fondamentale per il benessere e la sicurezza delle persone- sottolinea Bonaccini-. Grazie a un investimento di oltre 3,3 milioni di euro, di cui più di 2,7 di fondi regionali, potremo avere una struttura moderna ed efficiente. Con il pronto soccorso che sarà inaugurato a luglio, consegneremo ai cittadini un ospedale migliorato dal punto di vista sismico, più accessibile e funzionale, con sale operatorie ristrutturate”.

E sempre in campo sanitario un ulteriore investimento, pari a 800 mila euro, permetterà di realizzare la Casa della Salute di Fornovo Taro. La struttura andrà ad arricchire l’offerta di servizi delle Valli Taro e Ceno che contano attualmente 4 Case (Medesano, Bedonia, Berceto e Varsi) che diventeranno 6 nel 2020 con Borgotaro e, appunto Fornovo.

Le altre tappe questa mattina sempre a Borgo Val di Taro per due eventi centrati sulla comunità come risorsa capace di accogliere e stare al fianco delle persone. In mattinata Manghi, con la partecipazione, tra gli altri, del presidente Avis regionale, Maurizio Pirazzoli, ha incontrato i volontari Avis Borgotaro-Albareto che, in questi giorni, festeggiano i 60 anni di fondazione della locale sezione. Un’organizzazione che conta qui 497 volontari che hanno donato 544 sacche di sangue e che in collaborazione con le scuole del territorio - medie e superiori - promuove tra i giovani l’educazione alimentare e i corretti stili di vita, oltre al valore dell’impegno volontaristico.

E poi il presidente Bonaccini per le premiazioni del secondo Torneo sanitario nazionale Anpas e il pranzo coi volontari, alla presenza dei presidenti nazionale, Fabrizio Pregliasco, e regionale, Miriam Ducci, dell’associazione che con le attività di primo soccorso e trasporto disabili, rappresenta, per la nostra regione, un pilastro nel campo socio-sanitario, di protezione e servizio civile e per la solidarietà internazionale come l’accoglienza dei minori bielorussi dopo Chernobyl.

“Solidarietà, accoglienza, sostegno alle persone più fragili, sono i tratti distintivi dell’Emilia-Romagna- afferma Bonaccini- e per questo ai volontari, che non mi stancherò mai di ringraziare, va il merito e l’onore di rendere grandi i nostri territori. Secondo gli ultimi dati Istat disponibili, in regione abbiamo 13 volontari ogni 100 abitanti, una tradizione di impegno civile, spirito civico e capitale sociale difficile da eguagliare in tutto il Paese. Ce ne siamo resi conto nelle grandi emergenze, come il terribile sisma del 2012, e ce ne accorgiamo ogni giorno quando chiamiamo il 118 – nel 2017 oltre 200 mila emergenze hanno visto il contributo di volontari, poco meno della metà - o dobbiamo garantire il sacrosanto diritto di mobilità ai nostri cari in difficoltà. Come Regione- prosegue il presidente- interveniamo e sosteniamo il terzo settore sia approvando norme di tutela come il registro delle Organizzazioni di volontariato e l’assemblea del Terzo settore, sia finanziando strutture che garantiscano i servizi sociali per mantenere una buona qualità di vita. In particolare, tra Tizzano Val Parma, Varsi e Monchio delle Corti abbiamo approvato, con fondi del Piano di sviluppo rurale pari a 1 milione e 390 mila euro, interventi per centri polifunzionali per l’infanzia e la terza età e a sostegno delle persone fragili. In Emilia-Romagna- chiude Bonaccini- vogliamo infatti che nessuno resti indietro e tutti possano tagliare il traguardo”.

 

Il Parco eolico di Albareto e Tornolo

Nel pomeriggio la visita del presidente al Parco eolico al Passo Cento Croci con i sindaci di Tornolo, Renzo Lusardi, e di Albareto, Davide Riccoboni. È un impianto ‘diffuso’ (5 aerogeneratori a Tornolo da 3 MW e 6 ad Albareto per 19,8 MW) in grado di produrre energia pulita equivalente al fabbisogno energetico di circa 20 mila famiglie ed è il più grande, non solo dell’Emilia-Romagna ma di tutto il nord Italia. Si trova al confine tra Emilia-Romagna e Liguria a 1.200 metri di altezza sul livello del mare ed è stato realizzato dalle ditte Oppimitti di Pessola (Parma) e Fri-El Albareto (Bolzano) con mezzi propri di Fri-El Graeen Power e attraverso un finanziamento in project financingda 22,9 milioni di euro.

Appennino Smart, un piano da 15 milioni di euro per rilanciare le zone montane tra parmense e piacentino

Prima dell’incontro istituzionale, la tappa di Bonaccini, con il sottosegretario alla Presidenza, Manghi, al seminario di Bedonia, nuova occasione per parlare di promozione del territorio e valorizzazione turistica.

 E poi, per incontrare amministratori e imprenditori, a Varsi, ultima meta della giornata parmense, per illustrare il pacchetto di interventi che interessa 29 Comuni montani tra cui 13 nel parmense. Approvato dalla Giunta regionale e dal Comitato nazionale aree interne, “Appennino Smart” può contare su finanziamenti per 15 milioni di euro, di cui 10 della Regione, quasi 4 di fonte nazionale e 1 di cofinanziamento locale, per rilanciare la crescita, attraverso 24 interventi, di un territorio che conta oltre 58mila abitanti, due province (Piacenza e Parma), 4 Unioni montane e 29 Comuni, di cui 13 nel parmense. Tra questi, sette classificati in “area progetto” e dunque direttamente coinvolti negli interventi: Pellegrino Parmense, Bore, Bardi, Varano de’ Melegari, Varsi, Tornolo, Terenzo; sei in “area strategia”, su cui si irradiano gli effetti delle misure: Bedonia, Compiano, Albareto, Valmozzola, Solignano e Borgotaro.

Cinque gli ambiti di intervento: socio-sanitario (oltre 1,3 milioni di euro per la Medicina di iniziativa a sostegno di anziani e soggetti fragili, housing sociale e rafforzamento dell’emergenza-urgenza), scolastico (oltre 1,1 milione di euro per affrontare il problema delle pluriclassi, della conciliazioni dei tempi lavoro-famiglia e della didattica digitale) , accessibilità (oltre 6,5 milioni di euro per infrastrutture a banda ultralarga e i progetti di taxi sociale e servizi flessibili di trasporto), associazionismo istituzionale di area vasta (circa 1 milione di euro per la gestione comune dei sistemi informativi e di protezione civile) e agricoltura (oltre 4,7 milioni di euro per favorire  lo sviluppo turistico di foreste e pascoli, creare itinerari escursionistici e un polo tecnico-professionale sull’agroambiente e lo sviluppo rurale).

La fiscalità di vantaggio e le infrastrutture immateriali

Ancora lavoro, crescita e innovazione i temi sviluppati a Varsi con il focus sulla fiscalità di vantaggio varata con l’ultima manovra di bilancio regionale proprio per i territori montani.

Una misura coperta da 36 milioni di euro di risorse regionali nei prossimi tre anni che prevede un taglio dell’Irap fino al 50% per le aziende e gli esercizi commerciali che operano nei Comuni montani, oltre all’azzeramento per un triennio per le nuove aziende e le start up.

E ulteriori opportunità per le imprese anche grazie al piano per la banda ultralarga (Bul), finanziato nel parmense con oltre 2 milioni di euro di fondi europei. In particolare, sui 23 Comuni montani interessati dai lavori, in 8 sono già stati aperti i cantieri, mentre in 11 apriranno nei prossimi mesi e nel 2020 sono previsti a Varsi e Borgo Val di Taro. Per quanto riguarda le aree produttive, sono 11 quelle connesse alla Bul e 45 gli access point EmiliaRomagnaWiFi realizzati da Lepida. /BB

In allegato le foto della visita all'ospedale Santa Maria e con i volontari Anpas e la scheda sulle opere di difesa del suolo

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ultima modifica 2024-03-07T17:34:07+01:00

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