Terremoto, la ricostruzione

Ricostruzione post sisma. Slitta al 12 marzo l’apertura del bando di 35 milioni di euro per rivitalizzare i centri storici nei 30 comuni rimasti nel cratere: esercizi commerciali, Pmi, start up, studi professionali, associazioni, enti no profit

Apportate modifiche all’ordinanza per ottenere contributi a fondo perduto. Allargamento delle aree comunali interessate nelle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia

28/02/2019 16:43

Bologna – Tempi posticipati, il via slitta al 12 marzo, per presentare le domande di contributo per realizzare attività in grado di rivitalizzare i centri storici dei 30 comuni colpiti dal sisma del 2012 e ancora ricompresi nel cosiddetto cratere. Definiti inoltre nuovi, e più ampi, confini delle aree comunali che saranno interessate dagli interventi.
Sono le principali modifiche alle misure destinate alle attività produttive (negozi, esercizi commerciali, piccole e medie imprese, start up, studi professionali, associazioni ed enti no profit) per la rivitalizzazione dei centri storici colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 e completare il rilancio del settore produttivo. Le variazioni sono state introdotte da un provvedimento (Ordinanza n. 3 del 27 febbraio 2019) del presidente della Regione e commissario delegato alla Ricostruzione, Stefano Bonaccini.

I cambiamenti, richiesti dai sindaci dei Comuni interessati, dalle associazioni maggiormente rappresentative delle categorie economiche e professionali interessate dal bando, sono state apportate per venire incontro alla necessità di definire meglio le aree comunali nelle quali sarà possibile realizzare gli interventi finanziabili, nonché di posticipare i termini iniziali di presentazione delle domande relativamente alla prima finestra disponibile del bando.

Per la presentazione delle domande sono previste tre finestre. La prima, a cui è attribuito un budget di 15 milioni di euro, sarà quindi aperta dal 12 marzo 2019 (anziché 1 marzo come precedentemente definito) al 28 giugno 2019. Inoltre, si prevede anche la chiusura anticipata della prima finestra al raggiungimento di 400 domande complessive, così distribuite: 25 domande per il comune di Ferrara; 17 domande per il comune di Carpi; 17 domande per il comune di Cento; 341 domande per tutti gli altri centri.

La seconda finestra sarà aperta dal 13 settembre al 29 novembre 2019, mentre la terza partirà il 15 gennaio e chiuderà il 29 maggio 2020.

Il bando
Il bando, per 35 milioni di euro, prevede contributi per l’insediamento di nuove attività in immobili localizzati in aree dei centri storici individuate dai Comuni ma anche la riqualificazione, ammodernamento e ampliamento delle attività esistenti ed è destinato a Pmi, liberi professionisti, associazioni, fondazioni, enti no profit che possono presentare domanda per un contributo pari al 70% della spesa ammessa, aumentata del 10% per imprese a presenza femminile e/o giovanile. L’importo massimo del contributo è di 150 mila euro. Una riserva di 5 milioni di euro sarà destinata ai comuni con più di 30 mila abitanti: 1,5 milioni ciascuno per Cento e Carpi e 2 milioni per Ferrara.
Successivamente verranno emanati altri due bandi per promuovere la nascita di start up e favorire la ricerca industriale delle Pmi nell'area del cratere.
Gli interventi riguarderanno i 30 comuni che compongono l’area definita “cratere ristretto” (29 sono usciti a fine del 2018). Sono 4 nel bolognese e si tratta di Crevalcore, Galliera, Pieve di Cento, San Giovanni in Persiceto; 6 nel ferrarese: Bondeno, Cento, Ferrara, Terre del Reno (ex Mirabello-Sant’Agostino), Poggio Renatico, Vigarano Mainarda; 15 nel modenese: Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, Ravarino, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero, Soliera; 5 nel reggiano: Fabbrico, Guastalla, Luzzara, Reggiolo, Rolo.

Per quanto riguarda l'ampliamento delle aree comunali ammissibili, tutte le vie e relativi numeri civici nonché le cartografie sono reperibili sul sito internet della Regione all’indirizzo http://imprese.regione.emilia-romagna.it/.

L'ordinanza è consultabile all'indirizzo http://www.regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione “Atti per la ricostruzione”, e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).

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