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Emilio

Braille o sintesi?

Perché due metodi di lettura? In effetti la lettura con sintesi vocale e quella con display braille soddisfano differenti  necessità e raggiungono risultati assai diversi tra loro.


La lettura con sintesi vocale è paragonabile all'ascolto di una cassetta magnetica. Si preme il tasto PLAY, la velocità è costante e, se si incontra una parola difficile da capire, occorre premere il tasto STOP, riavvolgere il nastro e far ripartire la lettura. Si può ripetere il processo fino a quando non si è compreso.


Col braille, invece, ci si muove in modo più simile alla lettura ottica: la velocità, le pause, le fermate possono essere regolate dal lettore e come lui desidera.


Ma perché non tutti i non vedenti usano il braille? La ragione principale è che la lettura del braille richiede un particolare sviluppo della sensibilità del polpastrello. Questo sviluppo avviene solo se si apprende la tecnica di lettura del braille nel periodo della scuola elementare. Coloro che diventano ciechi in tarda età possono imparare il braille, ma la loro lettura sarà lenta e impacciata. Inoltre, c'è da dire che mentre la sintesi vocale è inclusa nello screen reader come optional in dotazione, i display braille hanno un costo che supera i 4000 euro.


Per aiutarsi maggiormente, i non vedenti utilizzano spesso entrambi i metodi di lettura: la sintesi vocale per testi semplici e scorrevoli, il braille per testi complessi e durante la scrittura.


Marina lavora con la barra Braille e le cuffie.




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