Cantieri temporanei o mobili: metodologia di redazione del PSC ex Titolo IV del TU

Abstract:

Il Psc è il principale strumento di attuazione della progettazione della sicurezza come strategia di prevenzione dei rischi e di riduzione degli infortuni. L'allegato XV del D.Lgs. n. 81/2008 contiene la definizione dei contenuti minimi del PSC e ad esso il CSP deve far riferimento. Essendo la lettura dell'allegato speso poco agevole si fornisce una traccia redazionale, definita in capitoli, di aiuto al redattore del Piano. Si individuano 7 capitoli. 1) Introduzione, contenente oggetto,contenuti e finalità del piano, indicazione dell'indirizzo del cantiere, definizione del contesto e descrizione dell'opera. 2) Individuazione, Analisi e Valutazione dei rischi: tale secondo capitolo può essere organizzato, in conformità con la classificazione fornita dall'Autorità della Vigilanza, in 4 paragrafi: individuazione, analisi e valutazione dei rischi relativi all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle interferenze tra lavorazioni, dei rischi aggiuntivi. 3) Eliminazione e/o riduzione dei rischi: si individuano le strategie per la minimizzazione dei rischi in termini di scelte progettuali, procedure, prescrizioni operative, misure preventive e protettive e misure di coordinamento. 4) Gestione delle emergenze: prevede l'organizzazione per il servizio di gestione di queste. 5)Programmazione: il PSC deve contenere almeno la durata prevista dei lavori, delle fasi e eventualmente delle sottofasi di lavoro, costituenti il cronoprogramma. 6) Stima dei costi: i costi di sicurezza non devono essere soggetti a ribasso d'asta, e rientrano in questi e sono oggetto del PSC i costi  riguardanti la sicurezza contrattuale e non quella ex lege, oggetto del POS. 7) Procedure complementari e di dettaglio: attraverso la procedura di accettazione del POS il CSP può svolgere un'azione di controllo della sicurezza.