Delegazione presso l'UE: sede di Bruxelles

#EUstrivesformore - Al via la nuova Commissione europea a guida Ursula von der Leyen

L'articolo - scritto della Delegazione presso l'UE della Regione Emilia-Romagna - è stato pubblicato sul n.5/2019 di Eurolettera, la newsletter dedicata all’UE realizzata da EuropaFacile in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna.

L'articolo - scritto della Delegazione presso l'UE della Regione Emilia-Romagna - è stato pubblicato sul n.5/2019 di Eurolettera, la newsletter dedicata all’UE realizzata da EuropaFacile in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna. 

Con il voto del 27 novembre, il Parlamento europeo ha dato la sua approvazione alla nuova Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen. Ottenuti 461 voti a favore, 157 contrari e 89 astensioni, l’ex Ministro tedesco alla difesa e la sua squadra sono pronti a insediarsi il 1° dicembre, dopo il voto a maggioranza qualificata del Consiglio. La Presidente incassa l’approvazione del Parlamento a seguito di un discorso focalizzato sull’obiettivo di dare un nuovo “slancio” all’Europa per rispondere alle sfide attuali e future. “Transizione” la parola chiave, sia per fronteggiare le emergenze climatiche – la Presidente ha ricordato tra le ultime catastrofi ambientali anche le recenti inondazioni a Venezia – sia per cogliere le opportunità in materia di digitale.

L’Istituzione che nell’ambito UE rappresenta i cittadini europei, si è espressa sull’intero collegio, a conclusione di una complessa fase di audizioni che da settembre/ottobre si è protratta fino a novembre. Il percorso verso la nomina del nuovo esecutivo UE è iniziato a inizio luglio con la designazione della Presidente. Ursula von der Leyen è stata candidata dal Consiglio europeo nonostante non rientrasse nella rosa degli spitzenkandidaten espressi dai gruppi politici europei in vista delle europee di maggio. Il 16 luglio il nuovo Parlamento europeo la elegge con 383 voti favorevoli, 327 contrari, 22 astensioni e una scheda nulla. La von der Leyen comincia a quel punto la fase di composizione della sua squadra, in raccordo con i governi nazionali. La Presidente-eletta mette come punto fermo la rappresentanza di genere, raggiungendo l’obiettivo di formare una Commissione con il più alto numero di donne (12 su 27). Il Commissario italiano è Paolo Gentiloni, a cui viene assegnato il portafoglio all’economia e la responsabilità per l’implementazione dei Sustainable Development Goals. L’ex Primo Ministro supera senza ostacoli la fase di audizioni delle Commissioni parlamentari, mentre 3 degli altri 27 Commissari designati ricevono un semaforo rosso: la rumena Rovana Plumb e l’ungherese László Trócsányi vengono “bocciati” per conflitto di interessi da parte della Commissione Affari Giuridici. La francese Sylvie Goulard non supera l’esame delle Commissioni per il mercato interno e protezione dei consumatori e per l’industria, ricerca ed energia. La nuova fase di hearing programmata per novembre definisce la formazione dei Commissari che il 27 novembre si sono presentati al voto del Parlamento, includendo nella lista l’europarlamentare rumena Adina-Ioana Vălean (candidato ai trasporti), l’Ambasciatore ungherese presso l’UE Olivér Várhelyi (allargamento e la politica di vicinato) e l’ex ministro delle finanze francese Thierry Breton (mercato interno, difesa, industria e spazio).

A complicare l’intero processo è stata l’incognita della Brexit. Il Regno Unito, che ha rimandato nuovamente la data di uscita dell’UE dal 31 ottobre al 31 gennaio, è chiamato a esprimere un proprio Commissario che ricopra l’incarico fino all’uscita dall’Unione. La Commissione europea, non avendo ricevuto alcun nome, ha aperto una procedura di infrazione contro lo UK: «In qualità di custode dei Trattati» si legge nella nota ufficiale «la Commissione europea ha inviato una lettera di costituzione in mora al Regno Unito per aver violato gli obblighi previsti dal trattato UE non proponendo un candidato per il posto di commissario europeo». La motivazione addotta dal Regno Unito riguarda la prossimità delle elezioni in programma per il 12 dicembre.

Il voto favorevole del Parlamento europeo e l’effettivo insediamento della Commissione von der Leyen il 1° dicembre permettono di avviare finalmente il programma focalizzato su sei priorità politiche: il Green Deal europeo, un'Europa pronta per l'era digitale, un’economia che lavora per le persone, la promozione dello stile di vita europeo, un'Europa più forte nel mondo e un nuovo slancio per la democrazia europea. Un’attenzione particolare ha ricevuto a livello UE l’obiettivo di un “Green Deal europeo” entro i primi 100 giorni, ovvero una serie di iniziative di carattere politico, normativo e finanziario per contrastare il cambiamento climatico e promuovere una transizione energetica europea in chiave sostenibile. Sempre nei primi 100 giorni, la Commissione von der Leyen ambisce a promuovere uno strumento giuridico per garantire nell’Unione un salario minimo equo a tutti i lavoratori, misure vincolanti in materia di trasparenza retributiva tra uomini e donne e la presentazione di una proposta legislativa per un approccio europeo coordinato alle implicazioni umane ed etiche dell’intelligenza artificiale. Si tratta di un programma ambizioso per affrontare le sfide attuali e future sia livello europeo che globale.

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ultima modifica 2020-01-23T17:55:52+02:00
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