Vittime di reati. Dalla Fondazione regionale un sostegno economico alla coppia di ragazzi polacchi e alla cittadina peruviana aggrediti e abusati a Rimini lo scorso 26 agosto

La Fondazione presieduta da Carlo Lucarelli ha accolto la richiesta presentata dal sindaco Gnassi e mette a disposizione 10mila euro per ognuna delle persone colpite: “Gravissimi episodi di violenza, speriamo che il nostro aiuto possa rendere più affrontabile il difficile percorso per ritrovare il proprio equilibrio con tutti gli aiuti sanitari, psicoterapeutici, legali e di assistenza che possono essere necessari”

05/10/2017 11:43

Bologna - La Fondazione regionale per le vittime di reati ha deciso di sostenere la coppia di ragazzi polacchi e la cittadina peruviana vittime dei gravi episodi di violenza accaduti a Rimini nella notte tra il 25 e il 26 agosto scorso.

Le tre vittime hanno riportato pesanti traumi sia sul piano fisico sia sul piano psicologico ed emotivo, conseguenza delle violenze sessuali e delle aggressioni, “ed è proprio qui che si inserisce il nostro intervento”, rende noto la Fondazione. “Un contributo economico certo non cancella la violenza di quella notte ma speriamo possa rendere più affrontabile il difficile percorso che segue, per ritrovare il proprio equilibrio con tutti gli aiuti sanitari, psicoterapeutici, legali e di assistenza che possono essere necessari”.

La Fondazione, presieduta da Carlo Lucarelli, e che la Regione Emilia-Romagna intende sostenere ancora di più per contribuire a rafforzarne la capacità d’azione a favore delle vittime di reati, ha infatti accolto la richiesta di supporto presentata dal sindaco Andrea Gnassi mettendo a disposizione una somma di 10mila euro per ciascuna delle persone offese.

Il Comune di Rimini, con la collaborazione delle associazioni del territorio, si era già attivata poche ore dopo i fatti, per assicurare i primi aiuti e far fronte alle necessità più urgenti, sia per i due giovani turisti polacchi, ricoverati per oltre una settimana all’ospedale Infermi, sia per la cittadina peruviana, residente fuori Rimini e rimasta in città per diversi giorni per collaborare con le autorità e gli organi inquirenti nelle indagini che hanno poi portato all’arresto dei quattro responsabili.

“Ringraziamo il Comitato dei garanti della Fondazione per aver dimostrato ancora una volta sensibilità e attenzione nei confronti di tre persone colpite da un episodio di violenza brutale e sconvolgente- è il commento dell’Amministrazione comunale-. Un fatto di una gravità inaudita che ha sconvolto le loro vite e ha scosso l’intera comunità, e che ha spinto l’Amministrazione a decidere di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario che inizierà a carico dei quattro responsabili. Questo contributo non cancellerà le ferite di quanto accaduto, ma rappresenta comunque un sostegno importante per cercare di alleggerire almeno in parte il peso di quanto subìto”.

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