Nuovo tax credit per il cinema e l’audiovisivo: informare per creare opportunità

Regione e operatori invitano le imprese dell’Emilia-Romagna a investire nel settore

12 febbraio 2018

In attesa dei Decreti attuativi della Legge Cinema, l’Emilia-Romagna inizia a informare operatori e aziende sulle opportunità date dal nuovo tax credit – credito d’imposta, che prevede incentivi fiscali per le imprese esterne al settore che investono nei prodotti audiovisivi.
Di disposizioni, vantaggi, compensazioni dei debiti fiscali (Ires, Irap, Irpef, Iva, contributi previdenziali e assicurativi) si è parlato nell’incontro “Il nuovo tax credit per l’audiovisivo. Strumento di comunicazione e di investimento”, organizzato a Bologna, in Regione, da Digicittà – Consorzio di tredici imprese multimediali che provengono dal cinema, dalla televisione o dal multimedia, con il supporto di Emilia-Romagna Film Commission.
Oltre alle varie forme del tax credit – da approfondire in seguito con incontri tecnici dedicati – la giornata ha evidenziato sia riflessioni sull’autoreferenzialità, che a volte sembra connotare il cinema, sia la necessità di lavorare su una maggiore consapevolezza di cosa fare per sollecitare l’attenzione di investitori privati. Gli elementi per stimolare interventi privati potrebbero essere una maggiore selezione e varietà dei luoghi in cui si gira, così come dei soggetti protagonisti di un film, per valorizzare ricchezze, differenze e multietnicità presenti e radicate in tutto il nostro Paese. Il coinvolgimento di nuovi pubblici potrebbe inoltre essere garantito da una maggiore rappresentazione delle professioni, oltre a quella artistica, e dall’osare la sperimentazione di nuovi linguaggi e di forme narrative diverse dallo stile classico ora predominante.
Significativa anche la prospettiva di un nuovo rapporto tra produzioni e territorio, la cui forza si dovrebbe esprimere in una reciprocità d’investimenti, che portino alla costruzione di un “ambiente intelligente”, frutto di una crescita economica e culturale di una comunità.
Interessanti pure le riflessioni di imprenditori del settore musicale, ambito che rispecchia molte analogie di artistico/economiche con quello cinematografico, e che sta ripensando il suo ruolo dopo un decennio di crisi “epocale”.
Tenuto conto delle considerazioni degli operatori, la Regione, forte dell’esperienza maturata nel primo triennio di attuazione del Fondo per l’Audiovisivo, si è detta disponibile ad aiutare privati e associazioni di categoria a ricreare un percorso simile a quello istituzionale che, nel 2014, ha portato all’approvazione della Legge 20 per il Cinema. Un percorso partecipato e corale, quello della legge, che ne ha decretato il successo con 93 progetti cinematografici sostenuti dai fondi pubblici dal 2015 al 2018. In previsione, dunque, un tavolo di lavoro con le principali realtà imprenditoriali e consociative del territorio, per informare e motivare le aziende a vedere l’investimento nel comparto audiovisivo come un’opportunità di crescita produttiva, culturale e promozionale.
Riservandosi di supportare in futuro operatori e stakeholder con incontri tecnici mirati per un utilizzo ottimale del tax credit, la Regione auspica anche un maggiore dialogo tra Ministero e amministrazioni locali, come conseguenza del Decreto, la cui attuazione è prevista nei prossimi giorni.