Crisi aziendali. Demm di Porretta (Alto Reno Terme - Bo), siglato un accordo in Regione: i forni restano aperti, vengono istituiti una commissione tecnico-gestionale e un tavolo sulle modalità di gestione e sviluppo aziendale

Il summit in Regione con l’assessore Palma Costi, azienda, vicesindaco della cittadina appenninica, Città metropolitana, sindacati e rappresentanti dei lavoratori. Previsto entro 60 giorni un incontro in viale Aldo Moro per valutare i risultati dei tavoli

10/02/2020 17:40

Bologna - Il trattamento termico nell’azienda Demm di Porretta (Alto Reno Terme - Bo) continuerà a operare alle attuali condizioni, verrà insediata una commissione tecnico-gestionale sulle lavorazioni per individuare ulteriori soluzioni sull’efficienza della produzione e, contestualmente, sarà istituito un tavolo di confronto sulle modalità di gestione, organizzazione e sulle direttrici di sviluppo aziendale nell’attuale contesto del mercato.

Sono i risultati dell’accordo siglato oggi in Regione, dove si è riunito il tavolo istituzionale di salvaguardia occupazionale sulla crisi Demm, azienda metalmeccanica e motoristica dell’Appennino bolognese, oggi di proprietà della holding tedesca Certina e in stato di agitazione permanente, dopo l'annuncio della direzione aziendale di voler chiudere il reparto dei trattamenti termici. 

Erano presenti all’incontro in viale Aldo Moro, per confrontarsi sulla situazione aziendale, l’assessore alle Attività produttive Palma Costi, il vicesindaco del Comune Alto Reno Terme Elena Gaggioli,  il consigliere delegato della Città metropolitana di Bologna Massimo Gnudi, il rappresentante dell’azienda Giovanni Santamaria, rappresentanze regionali di Fiom-Cgil e Fim-Cisl e dei lavoratori.

“C’ è il massimo impegno da parte della Regione- ha commentato l’assessore alle attività produttive, Palma Costi-. Il nostro obiettivo rimane quello di favorire il rilancio dell’Azienda e la massima occupazione. Riconvocheremo le parti, al fine di monitorare l’attuazione dell’accordo consapevoli della strategicità che l’Azienda ha nell’ambito dell’Appennino bolognese”. 

L’Azienda si impegna inoltre a garantire a garantire a tutti i lavoratori, in relazione alla Cigs, l’integrazione fino al raggiungimento di 800 euro a lavoratore. La Regione riconvocherà le parti, entro 60 giorni da questa riunione, per un esame congiunto dei risultati dei tavoli.

 

 

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