Università. Studenti Caregiver, la Regione disponibile a sostenere la ricerca di una soluzione per Erika, iscritta all’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, e per tutti i giovani che studiano e prestano assistenza a un familiare
L’assessore regionale all’Università Patrizio Bianchi ha scritto al ministro Fioramonti: “Con la legge n.2 del 2014 la nostra Regione ha già normato la figura del caregiver famigliare”
Bologna - L’assessore regionale all’Università e alla Ricerca, Patrizio Bianchi, ha scritto al ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Lorenzo Fioramonti, in merito alla vicenda di Erika Borellini, iscritta all’Ateneodi Modena e Reggio Emilia, e al suo appello affinchè gli i ragazzi e le ragazze che operano come caregiver possano ottenere all’università un trattamento pari a quello degli studenti lavoratori.
“Supportiamo l’Università di Modena e Reggio Emilia in ogni sua azione che vada in questa direzione- ha sottolineato l’assessore-. La Regione Emilia-Romagna, che attraverso la legge regionale n. 2/2014 ha riconosciuto e promosso in via generale la figura del caregiver famigliare, è disponibile a sostenere una soluzione per Erika e per tutti i giovani che come lei necessitano di vedere riconosciuta e tutelata la cura e l’assistenza prestata”.
“Attraverso la Conferenza Regione-Università cercheremo di rendere disponibili le misure che verranno individuate in tutti gli atenei dell’Emilia-Romagna- ha continuato Patrizio Bianchi- e ringrazio Erika Borellini per aver sollecitato questa riflessione, che crediamo possa essere utile a tutti gli studenti che si trovano in situazioni di questo genere”. /BM