Ricostruzione post sisma. Più tempo alle imprese per dichiarare fine lavori e rendicontazione finale dei contributi ricevuti

Il presidente e commissario Bonaccini ha firmato un’ordinanza che fissa la proroga con i nuovi termini

07/12/2018 14:34

Bologna – Prorogati i termini di fine lavori e la scadenza per la rendicontazione finale dei contributi, per le imprese danneggiate dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. Per le imprese del settore agricolo la proroga sarà, invece, subordinata all’approvazione in sede nazionale della modifica alle norme sugli aiuti di Stato legati al settore agricolo.

Per le imprese a cui è stato concesso il contributo entro il 31 dicembre 2017, il termine di fine lavori viene stabilito al 30 aprile 2019 e il termine per la presentazione della documentazione di rendicontazione al 31 luglio 2019. Mentre per le imprese che abbiano ricevuto il contributo dall’1 gennaio 2018 gli stessi termini vengono fissati rispettivamente al 31 dicembre 2019 e al 31 marzo 2020.

Lo ha stabilito l’ordinanza n. 30 del 6 dicembre 2018 firmata, da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario delegato per la Ricostruzione. L’ordinanza è consultabile sul sito www.regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione “Atti per la ricostruzione”, e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).

“Abbiamo accolto i tanti segnali giunti da imprenditori, associazioni di categoria e ordini professionali sulla difficoltà a ottemperare alla scadenza di fine lavori, attualmente prevista per la gran parte delle domande al 31 dicembre di quest’anno. Siamo coscienti- spiega l’assessore regionale alle Attività produttive con delega alla ricostruzione, Palma Costi- che si rende necessaria una proroga rispetto al termine della fine lavori per la complessità di alcuni casi, per la difficoltà di gestire la chiusura dei lavori e la relativa rendicontazione nonché per le tante varianti che nel frattempo si sono realizzate”.


A oggi sono 1700 le imprese beneficiarie di contributo a cui è già stato saldato il 100% del dovuto, mentre altri 3500 hanno già ricevuto il pagamento di almeno un Sal, saldo avanzamento lavori. Mentre sono 215 le varianti che si sono rese necessarie, ancora in fase di valutazione. Infine, 525 beneficiari di contributo non hanno avviato i lavori, non hanno quindi avuto accesso ancora a nessuna fase di liquidazione. /Gia.Bos.

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