Attività produttive. Contributi ai professionisti emiliano-romagnoli per sostenere 596 progetti di innovazione digitale: dalla Regione in due anni oltre 8 milioni

Un primo bilancio dei finanziamenti, con risorse dei fondi europei Por Fesr 2014-2020, e delle iniziative è stato tracciato a Bologna durante il Comitato Consultivo delle professioni. Tra i beneficiari medici e odontoiatri, commercialisti, veterinari, ingegneri, geometri, consulenti del lavoro: previsti investimenti complessivi per 20 milioni. L’assessore Palma Costi: “L’alta adesione ai bandi conferma l’efficacia di questa azione”

28/11/2018 12:38

Bologna - Essere più competitivi grazie a una maggiore digitalizzazione dei servizi. Questa è la finalità alla base dei due bandi della Regione dedicati ai liberi professionisti, nel biennio 2017-2018, che con i fondi europei Por Fesr 2014-2020 ha finanziato 596 progetti ai quali sono stati destinati 8 milioni e 165mila euro, per investimenti complessivi pari a oltre 20 milioni. È il bilancio dell’attività della Regione a favore dei professionisti emiliano-romagnoli che è stato tracciato a Bologna in viale Aldo Moro, durante i lavori del “Comitato Consultivo delle professioni”.

“I liberi professionisti sono parte integrante del tessuto economico dell’Emilia-Romagna. Sostenerli- ha dichiarato Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive, intervenendo al Comitato– nel loro percorso di innovazione e digitalizzazione significa garantire sviluppo e competitività a tutto il sistema produttivo. Ecco perché abbiamo dato continuità nel biennio 2017-2018 alle misure a loro rivolte utilizzando Fondi europei. L’alta adesione ai bandi conferma l’efficacia di questa azione”.

I dati
A beneficiare di questo sostegno sono soprattutto medici e odontoiatri (30,6%), commercialisti (16,6%), ingegneri (11,6%), veterinari (11,2%), geometri (7%), consulenti del lavoro (4,8%), ma anche avvocati, architetti, notai e periti industriali. Quasi quattro progetti su dieci sono stati presentati da donne e giovani professionisti. 

Dei 596 interventi finanziati (644 domande le domande arrivate nel biennio) riguardano, ad esempio, la digitalizzazione dei servizi di diagnostica e consulenza, il riposizionamento strategico sul mercato e, nel caso di forme aggregate, la promozione di azioni di marketing e di internazionalizzazione. Ammesse anche le spese per l’acquisizione di brevetti, licenze software, consulenze specializzateIct e studi di fattibilità per aggregazioni professionali fino al 30% del totale. Per ciascun progetto da 15mila a 25mila euro è finanziato il 40% dell’investimento totale, fino al 45% se previsto incremento occupazionale o forte componente femminile e giovanile. Le graduatorie sono online all’indirizzo fesr.regione.emilia-romagna.it nel portale ER della Regione.

Hanno partecipato ai due bandi Por Fesr 2014-2020 sia i liberi professionisti iscritti a ordini o collegi professionali (34%), sia a quelli non iscritti ad alcun ordine (66%). Circa il 33% dei progetti ammessi proviene dalla provincia di Bologna con 2,7 milioni di euro di contributi concessi, seguita da Modena (12,7% di progetti ammessi con 1,1 milioni), Forlì-Cesena e Reggio Emilia (10,7% di progetti ammessi per entrambe le province).

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