Lavoro. Industria Italiana Autobus, incontro a Roma: presentata la proposta del Governo. L’assessore Costi: "Bene disponibilità ministro Di Maio, la Regione ha chiesto garanzie precise sulla ripartenza della produzione e la salvaguardia dello stabilimento di Bologna"

Oggi a Roma il tavolo di confronto al Mise con la Regione, le istituzioni bolognesi e i sindacati. "La proposta faccia ripartire le commesse già in portafoglio"

06/07/2018 15:35

Bologna – Il vicepremier e ministro Luigi Di Maio ha esplicitato oggi a Roma la proposta individuata per intervenire sugli aspetti finanziari e industriali di Industria italiana autobus, ex Bredamenarini. Una proposta che conferma quanto già annunciato nel febbraio scorso: ricapitalizzazione attraverso il Fondo Pmi Sud di Invitalia, in accordo con un partner privato, che sommati a quanto detenuto da Finmeccanica supereranno il 50% della quota societaria. L’incontro si è tenuto questa mattina nella sede del Ministero dello Sviluppo economico, con la partecipazione oltre che del ministro anche della Regione, delle istituzioni bolognesi e dei sindacati.

“Bene la disponibilità del ministro Di Maio, che per questo ringraziamo, ma anche di fronte all'impegno che ha assunto, la Regione ha chiesto garanzie precise- afferma l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi-: intanto che l'intervento preveda la partecipazione di un partner in grado di sviluppare rapidamente un piano industriale, affinché gli autobus già commissionati siano costruiti a Bologna e Flumeri. Inoltre, abbiamo chiesto che la produzione a Bologna riprenda prima possibile. Vogliamo garanzie che tutta l’operazione fatta tramite il Fondo Pmi Sud sia possibile anche per una azienda delle dimensioni di Iia, il cui importante stabilimento a Bologna comunque necessita di investimenti”.

L' assessore regionale Costi ha poi richiamato “l'attenzione sui tempi di applicazione di questa soluzione, in quanto Industria Italia Autobus deve rispettare i tempi di consegna delle tante commesse già acquisite, che devono essere prodotte in Italia, nello stabilimento di Bologna per il quale abbiamo chiesto la salvaguardia della attuale occupazione. Chiediamo inoltre che lo stabilimento bolognese sia il sito dove sviluppare la progettazione di nuovi autobus, come previsto dall’accordo siglato nel 2014, oltre all’impegno da parte della nuova compagine societaria a potenziare la ricerca e la produzione di autobus elettrici, assicurando il sostegno e la collaborazione dei diversi livelli istituzionali”.

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