Turismo. Bolkestein oggi a Roma: “Le concessioni sono beni, non servizi”. Corsini e Lolli: “Bene, ma serve atto formale di Bruxelles che dia indicazioni chiare in questo senso”

Le parole dell’ex Commissario europeo aprono alle tesi secondo le quali le concessioni per le spiagge non devono essere messe a gara

18/04/2018 17:55

Bologna – Se anche la Commissione Europea condivide quello che ha detto oggi a Roma Frederik Bolkestein, ex commissario Ue, conosciuto come il padre della direttiva la cui interpretazione in Italia prevede che le concessioni demaniali vengano messe a gara, “siamo assolutamente soddisfatti, ma l’Europa lo deve fare in modo formale, per iscritto”

E’ quanto hanno detto Andrea Corsini, assessore regionale al turismo dell’Emilia-Romagna e Giovanni Lolli, vicepresidente della Regione Abruzzo con delega al turismo, commentando le parole dell’ex Commissario europeo, secondo cui "In virtu' della concessione, i concessionari demaniali possiedono suolo e strutture, quindi la concessione è un bene, non è un servizio". Quindi, secondo il pensiero di Bolkestein, le concessioni per le spiagge non sarebbero soggette a gare.

“Le considerazioni espresse da Bolkestein sono assolutamente importanti ed autorevoli – concludono Corsini e Lolli – ma le Istituzioni si esprimono per atti formali. Quindi la cosa giusta ora sarebbe una indicazione espressa e formale da parte della Commissione Europea”.

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