Sanità. Meldola (Forlì), il presidente della Repubblica all’Istituto Tumori della Romagna per la posa della prima pietra della Farmacia Unica Oncologica. Bonaccini: “Un grande onore averlo con noi per dare il via a un’opera di cui siamo straordinariamente fieri”

Dalla Regione un finanziamento di 1,5 milioni di euro. Diverrà la prima struttura in Italia per la produzione di radiofarmaci sperimentali

16/04/2018 16:58

Bologna - Dà assistenza a 22mila pazienti l’anno, di cui 6.800 nuovi casi solo nel 2017; è nato con un ambizioso obiettivo: garantire le cure in campo oncologico attraverso l’integrazione tra ricerca e clinica, personalizzazione delle terapie e centralità del paziente. Ed è frutto di una sperimentazione gestionale perfettamente riuscita tra pubblico (Regione Emilia-Romagna, Azienda sanitaria territoriale, Comune di Meldola e Università di Bologna) e privato sociale (Istituto oncologico romagnolo, Fondazioni Casse di Risparmio). Il personale è composto per il 71% da donne e ha un’età media complessiva di 41 anni.  Nel 2017 è stato - secondo il ministero della Salute - l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico con le migliori performance tra tutti gli Irccs italiani, nell’ambito dell’assistenza e della ricerca.
Con questa carta d’identità l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori di Meldola, nel forlivese, si è presentato oggi al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha visitato la struttura in occasione della posa della prima pietra della Farmacia Unica Oncologica. Ad accompagnarlo, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il prefetto di Forlì-Cesena, Fulvio Rocco de Marinis, l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Davide Drei, e i vertici dell’Istituto: il presidente, Renato Balduzzi, e il direttore generale, Giorgio Martelli.

Fortemente orientata all’innovazione e alla ricerca, la Farmacia nasce con un duplice obiettivo: centralizzare l’intera produzione di farmaci oncologici - circa 90mila all’anno - e diventare la prima struttura in Italia per la produzione di radiofarmaci sperimentali. Un progetto reso possibile grazie ad un investimento di oltre 4,5 milioni di euro, di cui 1,5 dalla Regione, che lo ha finanziato attraverso il bando per l’insediamento e lo sviluppo di imprese, previsto dalla Legge 14/2014 per la promozione degli investimenti.

“Siamo onorati di avere qui con noi, oggi, il Capo dello Stato- sottolinea Bonaccini-. Per dare il simbolico via ad un’opera straordinariamente importante, che mette un altro fiore all’occhiello alla sanità dell’Emilia-Romagna e del nostro Paese. Si tratta di un progetto portatore di un alto livello di innovazione, che mette insieme due sistemi di eccellenza della nostra regione, quello sanitario e manifatturiero. E che fa parte di un piano complessivo della politica regionale: far crescere occupazione e benessere nel nostro territorio, rafforzandone l’attrattività e la competitività”.  

La Farmacia Unica Oncologica
La struttura troverà spazio in una nuova palazzina di 3 piani per 900 metri quadrati complessivi, in un’area distante poche centinaia di metri dal Centro oncologico di Meldola. Grazie ad una produzione attesa, almeno nel primo periodo d’esercizio, di circa 90mila allestimenti, sia aderenti a protocolli consolidati sia sperimentali, la Farmacia oncologica servirà le sedi Irst Irccs e le strutture oncologiche ed ematologiche dell’Azienda Usl della Romagna. La sua prima funzione sarà, infatti, quella di rispondere alle esigenze terapeutiche di tutta la Romagna, convogliando da una sola sede quanto oggi è prodotto e confezionato in Irst Meldola e presso gli ospedali di Ravenna e Rimini.
Oltre all’applicazione dei livelli produttivi più alti, la nuova Farmacia oncologica Irst Irccs mira a porsi quale riferimento per l’innovazione, collettore per altri Istituti di ricerca e imprese specializzate. In particolare, nell’Irst di Meldola saranno ulteriormente coltivati ambiti già oggi d’elezione, come l’individuazione di nuove soluzioni tecnologiche per la realizzazione di terapie radiometaboliche e lo sviluppo di sistemi robotizzati per una sempre maggiore automazione delle preparazioni oncologiche e dei radiofarmaci. La nuova Farmacia, un unicum in Italia per bacino di popolazione servito (oltre un milione e 100mila abitanti) e servizi coinvolti, sarà anche banco di prova per soluzioni d’ingegneria gestionale capaci di razionalizzare sempre più i processi.
Quello di Meldola è uno dei 13 progetti d’investimento e sviluppo previsto dal bando della legge 14, che metteranno in campo complessivamente 126 milioni di euro - di cui circa 41 di finanziamento pubblico - per attività di ricerca, con un ritorno in termini occupazionali diretti di oltre 1.200 nuovi posti di lavoro. /EC

In allegato, foto della visita

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