Fecondazione eterologa, l’assessore Lusenti a Radio 1

Bologna – “Per rendere omogeneo e pienamente esigibile il diritto alla fecondazione eterologa servono regole valide per tutto il Paese”. Lo ha ribadito tra l’altro oggi l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Carlo Lusenti intervenendo alla trasmissione radiofonica “Start” su Radio 1. “La sentenza della Corte Costituzionale ha spazzato via il divieto – peraltro sbagliato – all’eterologa contenuto nella legge 40. Ora, per rendere esigibile, in condizioni di piena sicurezza e trasparenza, questo diritto su tutto il territorio nazionale, non serve una legge: è sufficiente un decreto ministeriale, o un accordo sulle linee guida. Ma, lo ribadisco, ci vogliono regole condivise e valide per tutti”.

Occorre definire l’istituzione di un registro nazionale per la tracciabilità donatore-nato, introdurre un limite massimo alle nascite di un medesimo donatore, stabilire un limite (minimo e massimo) di età per i donatori; “su questi aspetti – aggiunge Lusenti – ha già lavorato un gruppo ad hoc predisposto dal ministro Lorenzin, ed esiste un’ampia esperienza a livello internazionale”. Al tempo stesso “dev’essere anche definito l’inserimento dell’eterologa nei Livelli essenziali di assistenza (Lea)”.

Tutta la vicenda eterologa “ha a che fare con la sofferenza e la speranza di migliaia di coppie e dunque, come ho detto sin dall’inizio, ci vogliono tempi stretti. Per questo – conclude l’assessore – ho chiesto alla Conferenza delle Regioni e al ministero di definire subito le linee guida, perché questo diritto sia garantito e la situazione d’incertezza risolta in poche settimane”. /CV