Rabboni su ritiro straordinario ortofrutta estiva
Agricoltura - Ritiro straordinario dell’ortofrutta estiva, l’assessore Rabboni: “Basta trattare inutilmente con i funzionari Ue, i ministri dell’Agricoltura intervengano direttamente su Ciolos e Barroso: l'embargo russo trasferirà sui mercati interni in crisi ulteriori quantità di prodotto, con conseguenze disastrose”
Bologna – Dopo il nulla di fatto degli incontri avvenuti negli ultimi due giorni tra i dirigenti ministeriali dei cinque principali paesi ortofrutticoli europei, quelli della Commissione agricoltura europea e la Confederazione europea delle cooperative e professionali agricole, “occorre che torni in campo la politica”. Queste le parole dell’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Tiberio Rabboni.
“La recente presa di posizione dei ministri di Italia, Spagna e Francia è stata utile, ma evidentemente non risolutiva. Occorre che i ministri stessi intervengano ora urgentemente sul commissario Ciolos e sul presidente Barroso, affinché i vertici politici europei si assumano fino in fondo le proprie responsabilità. A mali estremi, rimedi estremi”. I funzionari europei “continuano a chiedere dati e non decidono nulla – prosegue Rabboni – . E’ la strategia della melina calcistica: far trascorrere il tempo in attesa del fischio finale. I dati sono arcinoti. L’embargo russo sta peraltro contribuendo alla loro ulteriore drammatizzazione: le produzioni destinate alla Russia si riverseranno sul mercato europeo, già saturo, penalizzando ulteriormente i prezzi all’origine, che non coprono neppure la metà dei costi di produzione. L’embargo è una ritorsione inaccettabile anti Unione europea e anti Ucraina, contraria agli accordi internazionali del commercio, che ricade completamente sui produttori. L’Unione europea – conclude Rabboni – ha dunque un motivo in più per aiutare i produttori”.