Venezia-Civitavecchia. I presidenti Errani, Rossi, Marini e Zaia al Governo: “Approvare il progetto preliminare"

Infrastrutture. Autostrada Venezia-Civitavecchia, i presidenti Errani, Rossi, Marini e Zaia scrivono al Governo: “Necessario procedere all’immediata approvazione del progetto preliminare del corridoio”

25/10/2012 15:21

Bologna – Ribadiamo “l’assoluta necessità di procedere all’immediata approvazione del progetto preliminare del Corridoio di viabilità autostradale Dorsale Centrale Civitavecchia - Orte - Mestre, tratta E45-E55”. E’ quanto scrivono i presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana Umbria e Veneto Vasco Errani, Enrico Rossi, Catiuscia Marini e Luca Zaia che, in una lettera congiunta inviata oggi, chiedono al Governo “un forte e decisivo impegno” per “superare l’attuale fase di stallo”.
Nella missiva - indirizzata ai ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, della Coesione territoriale Fabrizio Barca e al vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Mario Ciaccia - i quattro presidenti esprimono “sconcerto” dopo aver appreso della cancellazione, dall’ordine del giorno della seduta di domani del Cipe, dell’esame del progetto preliminare relativo al corridoio autostradale Venezia-Civitavecchia. Un impegno in questo senso era stato, invece, assunto dal Governo, ricordano Errani, Rossi, Marini e Zaia che sottolineano come si tratti di un’opera “di preminente interesse nazionale” per la quale “dopo numerosi rinvii” si era “concordemente stabilito” di avviare “il complesso percorso per la definizione dell’iter progettuale, condizione indispensabile per la sua effettiva realizzazione”. 
“Data l’estrema gravità della situazione - conclude il testo della lettera - chiediamo un immediato riscontro positivo a questa nostra richiesta, confidando in un forte e decisivo impegno del Governo per superare l’attuale fase di stallo, in assenza del quale, ci riserviamo di intraprendere le più idonee iniziative, insieme a tutte le altre istituzioni interessate ed alle forze economiche e sociali, al fine di tutelare gli interessi delle nostre comunità che attendono da troppo tempo segnali concreti e tangibili che testimonino  l’effettivo avvio del percorso che dovrà condurre alla realizzazione dell’opera”. /BG

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