Terremoto, Errani riferisce alla Conferenza dei Capigruppo

Terremoto, 4.914 le persone ospitate nei centri di prima assistenza nella notte tra domenica e lunedì. In fase di completamento strutture per accoglierne altre 1310. Il presidente Errani riferisce ai Capigruppo in Assemblea legislativa: “verifiche su case e scuole la nostra priorità.”

21/05/2012 13:57

Bologna -  Sono 4.914 le persone ospitate nella notte tra domenica 20 e lunedì 21 maggio presso i campi e le strutture di prima assistenza allestiti dalla Protezione civile regionale. Di queste 1288 nel ferrarese, 266 nel bolognese, 3360 nel modenese. Sono in fase di completamento entro la mattinata di oggi ulteriori strutture per fornire assistenza ad altre 1310 persone. Per assicurare il soccorso alla popolazione sono state attivate le risorse della Colonna Mobile regionale integrata con moduli forniti dalle Regioni Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento, Marche, Toscana, Umbria, Anpas (associazione nazionale pubblica assistenza) e Ana (associazione nazionale alpini) nazionali, con il coordinamento del Dipartimento nazionale. Sono in corso verifiche con le Prefetture, le Province ed i Comuni per valutare l’ eventuale esigenza di attivare ulteriori moduli assistenziali per la popolazione.Per organizzare e gestire le attività assistenziali sono stati attivati 731 volontari di protezione civile della Regione oltre a circa 300 delle altre Regioni; è stato attivato un Posto Medico Avanzato a Mirandola per assicurare pur in condizioni di emergenza la prosecuzione dell’ attività sanitaria, altrimenti interrotta per inagibilità dei Presidi Ospedalieri di Finale Emilia e Mirandola.
“La nostra priorità  - ha detto oggi il presidente della Regione Vasco Errani che insieme all’assessore alla protezione civile Paola Gazzolo ha fatto il punto degli interventi in corso nella Conferenza dei Capigruppo dell’Assemblea legislativa - è stata quella di dare subito assistenza alle persone, anche grazie all’aiuto che ci stanno dando altre Regioni. Ora dobbiamo accelerare il più possibile le verifiche sulla stabilità delle abitazioni, per facilitare il rientro degli abitanti nelle loro case, e delle scuole per consentire la conclusione dell’anno scolastico in un clima il più possibile sereno. Stiamo parlando di danni ingentissimi, per le abitazioni, le imprese, i centri storici e i beni culturali. I danni sono quelli che sono, inutile fare stime. Vogliamo essere rigorosi e seri per poter definire il percorso della ricostruzione. Avvieremo un confronto col Governo, stiamo studiando un meccanismo con i Consorzi fidi per anticipare i finanziamenti necessari a ripristinare l’attività produttiva, prevediamo l’attivazione degli ammortizzatori in deroga dove sarà necessario”.
Mercoledì, al termine della commemorazione per Maurizio Cevenini, è prevista una ulteriore comunicazione all’Assemblea legislativa.

L’attività di rilevamento dell’agibilità degli edifici
E’ in corso il censimento danni da parte dell' Agenzia di protezione civile regionale, con il supporto del Dipartimento nazionale di Protezione Civile e  il Servizio regionale Geologico Sismico e dei Suoli. Alle 8 squadre attivate ieri e composte da 16 tecnici del Nucleo di valutazione regionale, si sono aggiunte nella giornata di oggi altre 12 squadre di tecnici regionali  e 5 squadre del Trentino. E’ stata già acquisita inoltre  la disponibilità di altre Regioni per l’attivazione a partire da domani di ulteriori 20 squadre di rilevatori. Questa attività viene svolta in stretto coordinamento con Sindaci e amministrazioni provinciali, Vigili del Fuoco e Soprintendenze ai beni architettonici. 

Sette i decessi e 47 i feriti. Domani in Consiglio dei Ministri la richiesta di stato d’emergenza
Sette le vittime del sisma, mentre altre 47 persone hanno riportato  traumi per i quali è stato necessario provvedere al ricovero ospedaliero. Gli sfollati sono circa 5 mila. Nella giornata di ieri il presidente Errani ha trasmesso al Presidente del Consiglio dei Ministri la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza nazionale, che verrà approvata domani dal  Consiglio dei Ministri. 

Le caratteristiche del sisma
Alle ore 4.03 un terremoto di magnitudo 5.9 ha colpito l’ Emilia Romagna, in particolare le province di Modena, Ferrara e Bologna,  a una profondità di  6.3 km con  epicentro nel comune modenese di Finale Emilia (dati INGV Istituto nazionale Geofisica e Vulcanologia).
L’evento sismico ha colpito anche le province di Mantova e Rovigo. In Emilia – Romagna i Comuni tra i 10 ed i 20 km dall’epicentro sono: Camposanto, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, Cavezzo, San Posidonio nel modenese; Crevalcore, Malalbergo e Pieve di Cento in provincia di Bologna. In provincia di Ferrara:  Ferrara, Sant’Agostino, Poggio Renatico, Mirabello, Vigarano Mainarda, Cento e Bondeno. All’evento principale ha fatto seguito alle ore 5.02 un’altra scossa di magnitudo 4.9 nelle stesse province, ed altre scosse di minore entità. Al momento si tratta di  circa 120  scosse, la maggior parte delle quali inferiori a magnitudo 2./PF

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