Attività Produttive - Sviluppo economico - Piano telematico

09/07/2001 17:13

Piano energetico regionale

(Bologna, 9 luglio 2001) - “La Giunta della Regione Emilia-Romagna sceglie Kyoto, cioè il rispetto rigoroso degli obiettivi di contenimento delle emissioni di “gas serra” fissati dal Protocollo definito tra i paesi del mondo a Kyoto nel 1997, e che ha trovato e trova ancora, però, tante difficoltà ad essere pienamente assunto nelle grandi politiche. E su questo tema c’è forse il vero grande buco del prossimo G8 di Genova”.

Così l’assessore regionale alle attività produttive, Duccio Campagnoli, ha commentato la posizione della Regione Emilia-Romagna che, per perseguire questi obiettivi, si sta dotando, prima Regione in Italia, di un Piano energetico. Parlando alla conferenza stampa di presentazione del “Programma per i tetti fotovoltaici” – che rappresenta una delle azioni del nuovo Piano energetico regionale – Campagnoli ha detto: “Anche se il nuovo Governo Berlusconi non ha dato ancora seguito ai Decreti necessari a definire adeguatamente le possibilità di intervento delle Regioni, in Emilia-Romagna vogliamo andare avanti davvero. Il Piano energetico regionale che stiamo elaborando è uno strumento del tutto nuovo, con il quale vogliamo affermare una nuova possibilità di sviluppare politiche per l’energia, per il sistema di produzione e distribuzione elettrica, anche da parte delle Regioni”.

Attualmente nel territorio regionale si produce meno del 50% dell’energia che si consuma (11,4 Twh prodotto contro 23,3 Twh consumato). Col Piano energetico la Regione punta ad avere più energia, ma energia migliore, più pulita: esso ha infatti come obiettivo la riduzione, entro il 2010, di 7 milioni di tonnellate di emissione di Co2 (anidride carbonica). Per farlo punta sullo sviluppo di fonti pulite e rinnovabili, come l’energia idroelettrica, eolica, le biomasse, la geotermica e appunto, l’energia solare; nell’arco di dieci anni si vuole far sì che il 28 per cento dell’energia prodotta in regione provenga da fonti rinnovabili (l’obiettivo fissato dall’Europa è del 23%). Ma punta anche sul risparmio energetico, con l’obiettivo di ridurre i consumi del 10 per cento.

“Il sistema elettrico in senso stretto (con la produzione e distribuzione di energia elettrica e gas) è responsabile solo per il 12-15% del valore complessivo dei consumi e delle emissioni nella nostra regione - ha concluso Campagnoli - ma cominciamo da qui, dal sistema elettrico per affermare scelte rigorose, che riguardano e dovranno riguardare anche tutti i settori energeticamente significativi, a cominciare dai trasporti e dagli usi civili che determinano il 35% ciascuno degli impatti di consumo ed emissione. Per questo il Piano prevederà anche un piano di azioni e incentivi, con la previsione di impegnare circa 30 miliardi l’anno”.

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ultima modifica 2024-03-12T12:01:54+02:00

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