Attività produttive – Piano energetico e sviluppo sostenibile – Economia verde – Edilizia – Autorizzazione unica integrata

13/07/2011 14:17

Presentato in Assemblea il nuovo piano energetico

Bologna - Presentato oggi in Assemblea legislativa il secondo piano triennale energetico regionale 2011-2013, che sarà votato nella prossima seduta. 
Il Piano, che punta sul risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili, “nasce dalla nostra responsabilità per il futuro della comunità regionale” ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli. “Sentiamo profondamente nostra l’ambizione di contribuire al rinnovamento del Paese e dell’Europa, tanto più oggi, alla luce della difficile situazione economica – ha aggiunto – I traguardi che vogliamo raggiungere ci consentiranno di superare anche le soglie richieste dall’Europa: consumando meno energia e producendo più energia pulita”.

I NUMERI DEL PIANO
Tre gli assi su cui è fondato il nuovo piano: aumento dell’ efficienza e risparmio energetico in tutti i settori (industriale, civile, trasporti); sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili; impulso alla filiera delle tecnologie energetiche e, più in generale all’economia verde.
Ammontano a 139 milioni le risorse del piano, così suddivisi: 15 milioni di contributi per il  sistema regionale della ricerca e della formazione; 36 milioni destinati allo sviluppo della green economy e qualificazione energetica del sistema produttivo; 9 milioni al settore agricolo; 30 milioni alla qualificazione edilizia urbana e territoriale; 45 milioni alla promozione della mobilità sostenibile; 3 milioni per azioni trasversali e di programmazione locale. Alle risorse del Piano, si aggiungono 64 milioni già impegnati per le aree ecologicamente attrezzate e 22 per il bando dei distretti tecnologici. Mentre altri 478 milioni di investimenti sono inseriti nei bilanci triennali delle aziende multi utility per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili.
Dedicati all’energia e all’ambiente anche otto laboratori della Rete regionale per l’Alta tecnologia, con 450 ricercatori coinvolti.

 

 

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