Attività Produttive - Sviluppo economico - Piano telematico

16/02/2007 14:15

Regione e Legambiente insieme per Kyoto

(Bologna, 16 febbraio 2007) - Una campagna per il risparmio energetico su tutto il territorio emiliano-romagnolo ed estesa a tutti settori - case, città, aziende - in linea con le impostazioni del Piano energetico regionale. Ma anche il progetto “Riviera Solare” per la diffusione del solare termico e del fotovoltaico negli edifici della costa emiliano-romagnola, a partire dalle strutture ricettive. Sono le due iniziative che Regione Emilia-Romagna e Legambiente hanno lanciato insieme oggi a Bologna in occasione del convegno “Energia e clima: la Regione Emilia-Romagna e la sfida di Kyoto” promosso da Legambiente e Regione in occasione del 2° anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo.

“Con il Piano energetico regionale - ha detto l’assessore alle attività produttive Duccio Campagnoli - partirà una politica per attuare concretamente un nuovo sistema energetico e ambientale, più efficiente, sicuro e sostenibile, per il quale è necessaria anche una svolta culturale. Per questo la Regione Emilia-Romagna vuole dialogare con tutte le forze economiche, sociali e ambientali del proprio territorio. A partire da Legambiente, con cui abbiamo concordato queste due importanti iniziative, in linea con gli obiettivi del Piano energetico regionale.”

In particolare per quanto riguarda il progetto “Riviera Solare” Campagnoli ha sottolineato il ruolo dei Comuni costieri. “I Comuni – ha spiegato – saranno i protagonisti del Piano energetico regionale con i loro Piani di programma per il risparmio energetico. Pensiamo che i Comuni della costa con questi Piani dovranno e potranno perseguire l’obiettivo di una capillare diffusione degli impianti fotovoltaici in alberghi e strutture ricettive”.

“Abbiamo messo in campo con la Regione Emilia-Romagna – ha detto il presidente di Legambiente Emilia-Romagna Luigi Rambelli – due iniziative concrete che riassumono tutto il ragionamento che sta dietro al Piano energetico regionale: risparmiare energia e produrla privilegiando le fonti rinnovabili.” “Con gli incentivi previsti dalla Finanziaria – ha aggiunto Rambelli - il solare termico e il fotovoltaico diventano finalmente accessibili e alla portata anche del singolo cittadino.”

IL CONVEGNO

Il convegno ha permesso di illustrare i contenuti e gli obiettivi del Piano energetico regionale, approvato dalla Giunta regionale il 10 gennaio scorso e che dovrà a breve essere esaminato dall’Assemblea legislativa. Nella seconda sessione sono anche state illustrate le buone pratiche energetiche già in essere in Emilia-Romagna, con particolare riferimento alle opere già funzionanti o cantierizzate, che dovranno fornire alla nostra regione oltre 400 Megawatt di energia pulita.

Esempi in tal senso sono gli impianti mini-eolici, il teleriscaldamento, la produzione di energia da biomasse, il risparmio energetico nella filiera del turismo, il mini-idroelettrico e l'edilizia residenziale attuata con la certificazione energetica degli edifici.

I lavori del convegno sono stati conclusi da Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente. Tra i relatori del convegno Massimo Cenerini del Servizio Politiche Energetiche della Regione, Edoardo Zanchini della segreteria nazionale di Legambiente, Mario Gamberale in qualità di Amministratore Delegato AzzeroCO2 e Walter Ganapini Presidente di Greenpeace Italia.

GLI OBIETTIVI DEL PIANO ENERGETICO REGIONALE

Risparmio e uso efficiente dell’energia, valorizzazione delle fonti rinnovabili, completa riconversione del parco termoelettrico, investimenti e ricerca per nuove tecnologie per l’industria, standard di riduzione dei consumi energetici e certificazione energetica degli edifici, sviluppo dei servizi di energy management: sono questi gli obiettivi del Piano energetico regionale con il quale la Regione si propone di attuare il Protocollo di Kyoto e cioè l’accordo internazionale per ridurre le emissioni di gas responsabili dell’effetto serra. Il Piano fissa infatti innanzitutto lo scenario degli obiettivi da perseguire in tutti i settori (dai trasporti all’industria, al residenziale, al terziario) per intraprendere la via della realizzazione degli obiettivi fissati a Kyoto, che in Emilia-Romagna significa il traguardo impegnativo del - 6% rispetto al livello emissioni del 1990, ovvero il taglio di oltre 6 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 “equivalenti”. Il Piano prevede stanziamenti regionali pari a circa 90 milioni di euro in tre anni per la realizzazione di interventi che riguardano il risparmio energetico e la valorizzazione delle fonti rinnovabili negli edifici, negli insediamenti produttivi e nei trasporti. La Regione proporrà un’intesa al Governo per un cofinanziamento di interventi anche in rapporto alle nuove risorse e iniziative attivate dalla Legge finanziaria.

Grazie agli interventi realizzati per la riconversione del parco termoelettrico regionale, oggi l’Emilia-Romagna può contare su una situazione di sostanziale equilibrio tra domanda e offerta di potenza elettrica. A partire da questo dato, il Piano prevede di affrontare i temi del fabbisogno di energia elettrica, da oggi al 2015, attraverso l’uso razionale, lo sviluppo delle fonti rinnovabili (cogenerazione e microgenerazione) e interventi per la messa in sicurezza del sistema elettrico regionale anti-blak out. Contemporaneamente il Piano indica gli obiettivi di risparmio energetico: per quasi un terzo dovranno venire dal risparmio nel settore residenziale e civile, per il 40% dal settore dei trasporti mentre nell’industria, che ha già visto avviati processi di innovazione energetica, il risparmio da realizzare è del 25%.

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