Agricoltura

11/11/2005 18:04

Convegno a Bologna su agroenergia

(Bologna, 11 novembre 2005) - “Agroenergia: opportunità per il sistema agroalimentare ?”. Questo il titolo dell’affollato seminario che si è svolto questa mattina al Palazzo degli Affari di Bologna, su iniziativa dell’assessorato regionale all’agricoltura, e che ha visto la partecipazione delle principali società del settore, dei rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole, di studiosi ed esperti.

L’attuale quadro energetico è preoccupante, l’energia da petrolio è sempre più costosa ma al contempo la domanda energetica mondiale è in costante crescita. Si comprende perciò l'interesse per una forma alternativa di fabbricazione dell’energia, la cosiddetta “agroenergia”, che è basata sulla produzione di biomasse, da destinare alla combustione per sostituire o integrare altri combustibili. L’agricoltura può contribuire al decollo di un tale produzione solamente se l’agricoltore non sarà esclusivamente il fornitore di una materia prima povera, ma diventerà un fornitore di energia ricavandole utili adeguati.

“Per realizzare questo passaggio - ha sostenuto nel suo intervento l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni - è necessario creare ‘filiere corte', in grado di collegare strettamente i produttori di biomasse vegetali, i trasformatori ed i venditori di energia. In sostanza deve emergere il ruolo dei produttori agricoli come produttori a tutti gli effetti di energia alternativa”. In questa ottica l’assessorato regionale promuove tre diverse iniziative: la realizzazione di una serie di impianti aziendali (già finanziati) per la produzione di energia da biogas ottenuto dallo sfruttamento di reflui zootecnici, residui vegetali o delle lavorazioni agroalimentari; lo studio di riconversione di alcuni zuccherifici presenti in Regione e destinati, a causa dell’applicazione delle norme OCM sul settore saccarifero, alla chiusura: stabilimenti che potrebbero trovare nella produzione di bioenergia interessanti opportunità di mantenimento sia delle strutture che dell’organizzazione produttiva territoriale creata dalla produzione bieticola in Emilia-Romagna; realizzazione, con il contributo regionale, di un impianto pilota per la produzione di energia da biomasse. “Vanno in ogni caso tenuti in considerazione alcuni punti imprescindibili - ha sottolineato infine l’assessore Rabboni -: la compartecipazione dei produttori agricoli, un adeguato bacino di produzione, uno stretto collegamento con il territorio, in grado di utilizzare l’energia prodotta in loco e la certezza di un reddito per il produttore agricolo”.

Azioni sul documento

ultima modifica 2024-03-12T11:01:54+01:00

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina